Cani potenzialmente pericolosi, via libera al “patentino”

Approvato all’unanimità in Commissione Sanità un progetto di legge al Parlamento per introdurre l’obbligo di un percorso formativo per i proprietari

Una “save list” di 27 tipologie di cani, un “patentino” obbligatorio e un test di “idoneità” per i proprietari di cani che necessitano di una gestione competente e responsabile. Lo prevede il Progetto di legge al Parlamento (Plp) “Norme specifiche per alcune tipologie di cani a tutela del loro benessere e della pubblica incolumità” approvato all’unanimità questo pomeriggio in Commissione Sanità.

Il testo, composto da nove articoli, propone una “save list” di tipologie di cani riconducibili ad alcune razze, tra cui Rottweiler, Cane corso, Dogo argentino, Pastore Tedesco, American Bulldog. “Non si tratta di una black-list, ma di una lista di ‘cani da salvare’ dall’incapacità di chi li detiene senza averne una adeguata conoscenza e preparazione” – precisa la Presidente della Commissione Sanità Patrizia Baffi (Fratelli d’Italia).

Oggi non è richiesto alcun requisito specifico per possedere in sicurezza questi cani potenzialmente pericolosi – sottolinea il Vice Presidente della Commissione Sanità Roberto Anelli (Lega), relatore del provvedimento – I casi di cronaca ci raccontano sempre più spesso di aggressioni provocate da proprietari impreparati e non in grado di gestire e garantire il corretto benessere psico fisico nel rispetto della loro entità a questi cani oppure di persone che volontariamente scelgono queste razze per obiettivi criminali. Serve, pertanto, una legislazione specifica per prevenire rischi a danno sia delle persone, soprattutto dei bambini, di persone, che di altri animali. Cercare di normare il possesso di queste tipologie di cani è, inoltre, uno strumento per tutelare il loro benessere che non è garantito da chi li acquista e li detiene in modo inconsapevole e, spesso, li abbandona né dalla loro permanenza nei canili, soprattutto se si tratta di strutture prive di requisiti idonei. La riproduzione scriteriata di cani priva di cure, competenza e rispetto, da parte di persone non competenti ha alimentato un business illecito e pericoloso che porta molti cani alla triste vita all’interno delle gabbie delle strutture di ricovero che sono strapiene”.

I proprietari dei cani inseriti nella “save list” dovranno seguire un percorso formativo innovativo articolato in due step: un corso teorico della durata minima di almeno dieci ore per il conseguimento di un “patentino” che certifichi il possesso responsabile dell’animale e uno pratico della durata di almeno sei ore che fornirà indicazioni sulla corretta conduzione e gestione del cane attraverso la simulazione di potenziali situazioni di criticità.

Per la valutazione della capacità del conduttore del cane e delle caratteristiche psicofisiche dell’animale, al termine del percorso formativo, sarà somministrato un test di controllo (CAE-1) in collaborazione con l’Ente Nazionale Cinofilia Italiana (ENCI).

Nel caso in cui il proprietario non superi l’esame finale del corso o il cane non ottenga una valutazione favorevole al test CAE-1, l’ATS competente dispone per il proprietario del cane l’obbligo di utilizzo di guinzaglio e museruola al di fuori dell’ambito domestico e l’applicazione delle misure di prevenzione e degli interventi terapeutici prescritti da un medico veterinario esperto in comportamento animale.

Nei casi più gravi di incapacità nella gestione del cane, il Comune, su richiesta dell’ATS, adotta un provvedimento di sequestro dell’animale con affido a strutture rifugio.

In caso di valutazione sfavorevole al test CAE1, lo stesso può essere ripetuto fino a tre volte entro tre mesi.