È dedicata alla figura femminile e al suo rapporto con lo spazio circostante la mostra “Trasformazione”, la personale di Daniela Volpi che esplora il tema del cambiamento come condizione imprescindibile dell’esistenza.
“Questa mostra è una riflessione sulla figura femminile e sul suo rapporto con lo spazio circostante, ma ci invita anche a riflettere sull’essenza vera del corpo della donna in una società che, spesso, lo mostra solo come una “merce” e che, come leggiamo quasi ogni giorno sulle pagine di cronaca dei giornali, è oggetto di violenza da parte degli uomini. La potenza delle immagini delle opere di Daniela Volpi mette in discussione molti luoghi comuni sulle donne e ci lancia una sfida culturale: lavorare per costruite un mondo in cui la libertà della donna e del suo copro non è negata o concessa, ma riconosciuta nella sua pienezza” ha dichiarato il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani durante l’inaugurazione.
La trasformazione, al centro della ricerca artistica, viene interpretata non come semplice mutamento esteriore, ma come processo interiore spesso faticoso, a tratti doloroso, ma necessario per approdare a nuove consapevolezze. L’attenzione si concentra sulla rappresentazione del corpo nella sua interezza, plasmato in relazione all’ambiente che lo avvolge. Le opere in esposizione danno corpo a un linguaggio visivo essenziale e potente, capace di raccontare la complessità del femminile nella sua continua evoluzione. Accanto ai tradizionali acrilici, l’artista utilizza sostanze non convenzionali come la ruggine, il cemento e il ferro, che, giocati su una palette di colori raffinata, plasmano figure e ambienti. Il cemento rappresenta la struttura, la base solida su cui si regge l’identità. La ruggine segna il passaggio del tempo, il cedimento apparente che però genera verità e autenticità. Il ferro sostiene, unisce, plasma.
“Trasformazione” vuole essere pertanto un inno alla resilienza e all’autenticità. Attraverso la “bellezza ossidata“, l’artista intende spogliare la figura femminile dagli ideali imposti, rivestendola di una materia “pura, viva e mutevole” che celebra la fragilità come una risorsa e la mutazione come una potente possibilità di rinascita.
“La mostra vuole essere un invito ad osservare la complessità femminile, soprattutto il suo potere generativo. Al centro delle mie opere c’è il corpo della donna inserito in uno spazio che ha un suo potere perché generalmente è uno spazio che le vincola e che le chiude in stereotipi. L’obiettivo di questa mostra è permettere alla donna di liberarsi da queste visioni imposte e i corpi diventano quindi il luogo privilegiato per vivere queste trasformazioni alla ricerca di un’identità sempre più autentica” ha sottolineato l’artista Daniela Volpi.
All’inaugurazione ha partecipato anche il Consigliere regionale Sergio Gaddi
L’esposizione, curata da Ivan Quaroni, resterà aperta a Palazzo Pirelli fino al 26 settembre, dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 18 e il venerdì dalle 9 alle 13.