Organizzazioni del mondo agricolo a rapporto in Commissione

Dazi, politiche europee, incertezza dei mercati globali sono i principali punti critici che mettono a rischio la tenuta di produzione ed export

Attualità e prospettive dei settori agroalimentare e lattiero caseario alla luce dell’introduzione dei dazi Usa, della riforma della Pac e degli accordi bilaterali a partire dal Mercosur. In Commissione Agricoltura, presieduta da Floriano Massardi (Lega), sono stati ascoltati in audizione i responsabili delle organizzazioni lombarde del mondo agricolo i quali hanno manifestato grande preoccupazione per le sorti di produzione ed export elencando le criticità emergenti. In successione sono intervenuti Luigi Scordamaglia (Filiera Italia), Antonio Boselli (Confagricoltura Lombardia), Giovanni Guarneri (Confcooperative), Gianfranco Comincioli (Coldiretti Lombardia), Roberto Cavaliere (Copagri Lombardia), Leonardo Bolis (Confai) e il direttore Direzione Generale Agricoltura di Regione Lombardia Andrea Massari. Tra i Consiglieri regionali, Marco Carra (PD) -che aveva chiesto la convocazione degli auditi- ha sottolineato la necessità che vi siano interventi politici immediati “già dalla prossima seduta di Consiglio regionale”. Giovanni Malanchini (Lega), componente del Comitato delle Regioni, ha confermato che a livello di Commissione europea stanno purtroppo avanzando gli orientamenti molto negativi sulla Pac (riduzione fondi e gestione centralizzata degli stessi) e che perciò “occorre un’iniziativa comune molto forte per contrastare queste proposte che sono ritenute inaccettabili da tutte le Regioni dell’Unione”. A ribadire l’importanza dei temi sollevati e di un’azione comune sono intervenuti i Consiglieri Massimo Vizzardi (Gruppo Misto), Alessandro Cantoni (Lombardia Ideale), Matteo Piloni (PD), Carlo Bravo (FdI) e Luca Ferrazzi (Gruppo Misto).

Da parte dei responsabili delle organizzazioni sono state manifestate grandi preoccupazioni per tutta una serie di problematiche legate ai dazi (da agosto l’export è diminuito del 21 per cento), alla svalutazione del dollaro, all’accordo tra Ue e Usa per gli investimenti e il nuovo import di gas a carico dell’Europa, per i chiaroscuri dell’accordo Mercosur e infine, soprattutto, per quanto si sta profilando a Bruxelles. Il clima di incertezza sui mercati globali è stato infine lamentato da tutti, con un riferimento a varie ripercussioni attese a breve come le difficoltà per il settore lattiero caseario.