L’Aula regionale celebra l’“Ottobre Rosa”

dedicato alla prevenzione del tumore al seno

Presidente Romani: “Promuovendo la prevenzione in sinergia con le associazioni del terzo settore
siamo fiduciosi che le donne possano vincere questa sfida

 

 

Milano, 7 ottobre 2025 “Ogni anno l’Assemblea lombarda dedica un momento celebrativo in occasione dell’inizio del ‘mese rosa’, un mese di iniziative dedicate alla prevenzione del tumore al seno che da sempre associo alla parola speranza. Infatti, anche se i numeri confermano che il carcinoma mammario resta al primo posto tra le neoplasie femminili, sono sempre i numeri degli ultimi anni a restituirci la speranza che esistano delle ‘armi’ che permettono alle donne di vincere questa sfida. La ricerca, l’informazione, l’educazione alla cultura della salute, la prevenzione e la diagnosi precoce, da sempre sono un’eccellenza del sistema sanitario lombardo. E in questa battaglia, cruciale è il lavoro sinergico tra le istituzioni e le associazioni del terzo settore come Europa Donna, LILT e Salute Donna che con coraggio e passione riescono ad arrivare alle donne diffondendo la cultura della prevenzione e il messaggio vitale della necessità di aderire ai programmi di screening, perché la prevenzione può salvare la vita”.

 

Lo ha sottolineato oggi il Presidente del Consiglio Regionale Federico Romani all’apertura della cerimonia di inaugurazione dell’‘Ottobre Rosa’ che si è svolta nell’Aula Consiliare, prima dell’inizio dei lavori della seduta.

Da sette anni, un’occasione preziosa per ricordare tutte le iniziative messe in campo durante questo mese dell’anno per sensibilizzare le donne, informandole e rendendo accessibili a tutte percorsi di screening e prevenzione, rafforzando il legame con il sistema sanitario regionale.

 

Durante la cerimonia sono intervenute in Consiglio regionale le rappresentanti delle associazioni del territorio impegnate sul tema: Rosanna D’Antona (Presidente Europa Donna); Anna Maria Mancuso (Presidente Salute Donna e componente dell’Intergruppo sull’oncologia del Consiglio regionale) e Ilaria Malvezzi (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori – LILT).

 

La Presidente della Commissione Sanità Patrizia Baffi, che ha sollecitato l’iniziativa, ha evidenziato “l’importanza di rinnovare ogni anno il patto tra gli enti di ricerca, le associazione il comparto medico e le istituzioni, un vero e proprio movimento collettivo che ha portato ad importanti progressi nella sfida del tumore al seno e che deve puntare sempre di più a ridurre le difficoltà di accesso al percorso di screening a livello nazionale ottenendo opportunità di cure comuni ed omogenee per tutte le donne”.

 

A seguire sono intervenute anche le Consigliere regionali Paola Bocci (PD) e Gigliola Spelzini (Lega).

 

Al termine della cerimonia il Presidente Romani ha invitato tutti i Consiglieri per una foto con il fiocchetto rosa, simbolo dell’iniziativa.

 

 

Le diagnosi nel 2024 sono state oltre 55mila; un numero, secondo le previsioni, destinato ad aumentare dello 0,2% ogni anno nel prossimo ventennio. Oggi in Italia sono circa 900mila le donne viventi dopo una diagnosi di tumore al seno. A questa patologia spetta ancora il primato di tumore più diffuso nel sesso femminile, rappresentando circa un terzo delle malattie neoplastiche che colpiscono le donne. Il 73% delle pazienti che hanno ricevuto una diagnosi di tumore al seno ha un’aspettativa di vita paragonabile a quella della popolazione generale, a cinque anni dalla diagnosi sopravvive l’88% delle donne, percentuale che sale al 91% a nove anni per le donne che hanno superato il primo anno dopo la diagnosi

Oltre la metà delle donne, il 56,2%, aderisce alle campagne di screening mammografico, con differenze significative tra le regioni. Nelle regioni settentrionali l’adesione supera il 64%, mentre scende al 41,3% al Sud e nelle isole.

La prevenzione ha un ruolo essenziale nella riduzione della mortalità per il tumore al seno. Nell’arco temporale tra il 2007 e il 2019 sono infatti stati evitati oltre 10.000 decessi correlati a questa malattia, una riduzione corrispondente al 6%.

(Dati Europa Donna su elaborazione Associazione Italiana di Oncologia Medica).