Dalla raccolta e dal trattamento rifiuti al teleriscaldamento, alla produzione di elettricità, con scarti residuali trascurabili, massima efficienza dell’impianto e sostenibilità ambientale certificata. E’ l’attività h24/365 giorni l’anno del termovalorizzatore di Brescia dove oggi si è recata la Commissione Ambiente, presieduta da Alessandro Cantoni (Lombardia ideale). La delegazione consiliare, composta oltre che dal Presidente Cantoni, dal Vice Presidente della Commissione, Riccardo Pase (Lega) e dalla Consigliere Miriam Cominelli (PD) è stata ricevuta dall’ingegnere Fulvio Roncari, Presidente e AD di A2A Ambiente, da Lorenzo Franchini e Alessandro Carilli, rispettivamente Responsabile Regional Affairs Area Nord A2A e Responsabile del Termovalorizzatore Brescia e da Simone Malvezzi, Responsabile Impianti di Termovalorizzazione Gruppo A2A.
“Un impianto che è un fiore all’occhiello e che trasforma il trattamento dei rifiuti in un’opportunità per creare energia, di cui abbiamo sempre più bisogno”, ha dichiarato il Presidente Cantoni.
Dal 1998 ad oggi l’impianto garantisce riscaldamento e acqua calda a 80mila unità abitative, abbattendo il conferimento in discarica e l’installazione di impianti domestici.
“Si tratta di un impianto che chiude il ciclo dei rifiuti, abbattendo l’impatto ambientale di singole caldaie in un impianto centralizzato all’avanguardia – ha sottolineato il Vice Presidente Pase -. Il trattamento dei rifiuti qui si inserisce nell’ottica dell’economia circolare, contribuendo ad abbassare il tasso di inquinamento di cui la Lombardia soffre”.
Negli ultimi tre anni, grazie a un investimento di 110MLN di euro, l’impianto ha aumentato la sua efficienza, passando dall’82 al 98%, “ma si lavora per arrivare a sfiorare il 100%”, hanno assicurato i tecnici, riducendo ulteriormente le emissioni, già ampiamente sotto i limiti di legge.
“La storia del termovalorizzatore nasce alla fine degli Anni Novanta e ad oggi ha permesso la decarbonizzazione della città di Brescia – ha ricordato la Consigliere Cominelli -. Attraverso un unico camino, oggetto di verifiche e controlli da parte delle autorità competenti, ha eliminato decine di migliaia di piccole caldaie difficilmente controllabili in maniera puntuale. Questo impianto sta nella logica dell’economia circolare, che è la grande sfida dell’oggi”.
Tecnologia avanzata applicata, puntuali verifiche ambientali e precisa organizzazione delle varie fasi del trattamento hanno consentito quest’anno all’impianto di ottenere un importante riconoscimento internazionale per la ”flue gas condensation”.
“Questo tipo di impianto consente alla Lombardia di avere a livello europeo un buon rating per il trattamento dei rifiuti, con il vantaggio di evitare il ricorso alle discariche”, ha concluso il Presidente Cantoni.
Nella foto da sinistra: Carilli, Pase, Cantoni, Cominelli, Malvezzi, Franchini