Oggi in Commissione: riperimetrazione del Parco dell’Adamello ed educazione antimafiosa nelle scuole secondarie di secondo grado

Milano, 30 marzo 2016 – La Commissione Agricoltura, montagna, foreste e parchi, presieduta da Alberto Cavalli (Forza Italia), si è occupata, oggi, in audizione, della proposta di modifica dei confini del parco naturale dell’Adamello avanzata dal Comune di Breno (BS) e dalla Comunità Montana di Valle Camonica. L’audizione era stata richiesta dalla Consigliere Donatella Martinazzoli (Lega Nord) e dal Consigliere Alessandro Sala (Lista Maroni). Alcune associazioni ambientaliste contestano al Comune di Breno la richiesta di riduzione di 102 ettari del Parco dell'Adamello che avrebbe gravi conseguenze sia su alcune specie protette presenti sia su alcuni monumenti naturalistici, come i coni granitici di Monte Asino di Bazenina.

Erano presenti il sindaco di Breno, i rappresentanti della Comunità Montana e altre associazioni di categoria.

I tecnici della Regione, in precedenza, si erano già espressi sulla richiesta di ridefinizione dei confini del Parco, giudicandola improcedibile, essendo l’area da stralciare compresa nella riserva naturale, ritenuta sito d’interesse comunitario. Secondo Salala soluzione è un referendum per sentire dai cittadini cosa ne pensano”. Per la Consigliere Martinazzoli “lo scopo dell’audizione era quello di mettere attorno a un tavolo le diverse parti e creare un’occasione di confronto con la struttura dell’assessorato all’Ambiente”.

(Anna Lisa Buzzetti)

 

La Commissione Speciale Antimafia, presieduta da Gian Antonio Girelli (PD), ha approvato all’unanimità la proposta di Risoluzione sull’introduzione dell’educazione antimafiosa tra gli obiettivi specifici di apprendimento delle scuole secondarie di secondo grado. La proposta vorrebbe che Regione Lombardia facesse propria l'istanza del Coordinamento scuole milanesi per la legalità e la cittadinanza attiva che intende chiedere agli organismi ministeriali di inserire nei testi scolastici di Storia del secondo biennio i riferimenti all'origine e al ruolo delle mafie dallo sviluppo dello stato italiano fino alla fine dell'Ottocento e in quelli del quinto anno le locuzioni “le mafie” e “il fenomeno della corruzione” dopo la trattazione del periodo caratterizzato dai grandi fatti di terrorismo. La Commissione, all'unanimità, ha ritenuto di inserire nel testo della proposta di Risoluzione la possibilità di estendere tali argomenti anche alle scuole secondarie di primo grado.

(Giulio Rezzola)

 

Nella giornata di oggi la Commissione Affari istituzionali si è espressa favorevolmente sull’indagine conoscitiva su Expo: clicca qui per i dettagli.

 

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