Riforme Costituzionali, Presidente Cattaneo: “Vere competenze a Senato delle Autonomie”

"Siamo tutti molto favorevoli alle riforme costituzionali e al superamento del bicameralismo perfetto, ma deve trattarsi di una riforma utile e migliorativa della situazione attuale, non di una riforma qualsiasi. Bene che il governo Renzi abbia fornito una proposta, ma ci sono molti aspetti che non ci piacciono e per i quali è necessario un intervento migliorativo". Lo ha affermato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo durante la conferenza stampa a Roma in cui, insieme al Coordinatore della Conferenza Eros Brega e a numerosi altri Presidenti di Consigli regionali, è stata presentata la proposta unitaria delle Assemblee Legislative italiane sul tema delle riforme costituzionali.
"L'Assemblea delle Autonomie così com'è prefigurata nel DDL di riforma costituzionale del governo -ha sottolineato Cattaneonon ha vere competenze, se non quella, una volta ogni 7 anni, di partecipare all'elezione del Presidente della Repubblica. Il resto sono pareri deboli, con potere quasi nullo. Una Camera con un compito ogni 7 anni rischia di essere del tutto inutile: un altro CNEL che dovremo chiudere presto. I Presidenti dei Consigli regionali propongono, invece, un Senato delle Regioni e delle Autonomie con competenze vere e con membri in parte di diritto e in parte espressione dei territori in relazione alla popolazione".

"Inoltre –ha aggiunto il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia- , diciamo no ad una riforma incentrata su un neo centralismo di ritorno, che toglie alle Regioni qualunque voce in capitolo su temi cruciali come la finanza pubblica e l'organizzazione degli enti locali e che introduce una clausola di supremazia statale, vero grimaldello per sovrastare ogni competenza regionale. Non sarà certo dando più potere ai ministeri e alle burocrazie statali che risolveremo i problemi del Paese. L'eliminazione delle materie concorrenti e l'aumento eccessivo di competenze esclusive dello Stato, invece, vanno purtroppo in questa direzione. Anche sull'organizzazione dei livelli intermedi di governo siamo disposti a discutere su tutto, incluso rivedere il numero e l'assetto attuale delle regioni e degli enti locali, ma non sono condivisibili mutilazioni istituzionali. Ad esempio, non si può cancellare le Province senza lasciare alle singole Regioni la facoltà di decidere come organizzare al proprio interno l'assetto dei poteri locali. Altrimenti significa non comprendere che Lombardia e Molise hanno esigenze oggettivamente diverse. Solo attraverso una ridefinizione chiara delle competenze e una revisione attenta alle esigenze dei singoli territori sarà possibile avviare un reale e serio percorso di federalismo solidale e responsabile" ha concluso il Presidente Raffaele Cattaneo.