Evitare la delocalizzazione della cultura cinematografica e televisiva. E’ questo l’impegno preso questa mattina dalla Commissione Attività produttive, presieduta da Angelo Ciocca (Lega Nord), in occasione dell’audizione con i rappresentanti delle società milanesi di doppiaggio, tra cui Jupiter Communication e Adc Group.
Tra gli ospiti anche Silvano Piccardi (celebre doppiatore dell’indimenticato dottor Spock di Star Trek) che ha evidenziato tra i principali fattori di crisi del settore, soprattutto per il doppiaggio televisivo, l’impossibilità di lavorare per le produzioni Rai, affidate in via monopolistica a società e imprese romane. “Per spiegare il contesto in cui ci troviamo a lavorare basta un solo esempio – ha detto in Commissione – La fiction sulle Cinque Giornate di Milano è stata girata a Torino con forza lavoro venuta da Roma, Milano e la Lombardia vengono ormai tagliate fuori. Una Regione come la nostra ha il diritto e il dovere di chiedere alla Rai perché non affidi più alcuna produzione alla piazza di Milano”.
Da qui la decisione della IV Commissione di chiedere, nei prossimi giorni, un incontro ufficiale con i vertici Rai e di organizzare un sopralluogo presso Lombardia Film Commission, la Fondazione non-profit di Regione Lombardia, Comune di Milano, Fondazione Cariplo, Unioncamere Lombardia che ha proprio lo scopo di “promuovere sul territorio lombardo la realizzazione di film, fiction TV, spot pubblicitari, documentari e di ogni altra forma di produzione audiovisiva per aumentare la visibilità del territorio lombardo, diffondere l'immagine della nostra Regione in Italia e nel mondo, favorendo ad un tempo l’impiego di maestranze locali, lo sviluppo delle imprese dell’audiovisivo, lo sviluppo del cine-turismo e di tutto l’indotto correlato, in stretta collaborazione con le Camere di Commercio e gli Enti Locali preposti”.
Come spiega Alessio Coatto della Jupiter Communication, a Milano sono circa 600 le persone che ruotano attorno al comparto del doppiaggio, tra attori, tecnici, traduttori e consulenti. “Se non ci sarà una inversione di tendenza, però, molte realtà saranno costrette a chiudersi o ad accorparsi”, aggiunge.
Secondo il consigliere Giulio Gallera (FI) la Regione “ha il dovere di approfondire i contenuti di questo grido di allarme per difendere una eccellenza territoriale”, mentre il consigliere Onorio Rosati (PD) ha evidenziato la necessità “di convocare al tavolo chi davvero ha il potere decisionale, partendo da Roma. Il tema vero è rilanciare il settore regionale a partire da Expo”.
“E’ fondamentale confrontarsi con la Rai e ripensare complessivamente una strategia culturale e imprenditoriale – ha concluso il Presidente, Angelo Ciocca – Chiediamo che la tv di Stato venga in Commissione per spiegare le proprie strategie, che assolutamente non devono assomigliare a quelle delle multinazionali che de localizzano, desertificando Milano e la Lombardia”.
La data ipotizzata per l’audizione con i vertici di Viale Mazzini è per il prossimo 27 novembre.