Milano, 25 giugno 2013 – Regione Lombardia garantirà ai bambini di età compresa tra i 24 e i 36 mesi l’iscrizione per l’anno 2013-2014 alle scuole dell’infanzia situate nei comuni classificati con livello di svantaggio medio ed elevato. Sono le rassicurazioni date in Consiglio regionale oggi dall’Assessore Valentina Aprea che è intervenuta in seguito ad una mozione presentata dal PdL (primo firmatario Mauro Piazza). Il documento, votato dall’Assemblea all’unanimità, evidenzia la necessità di sviluppare i servizi scolastici nel territorio montano soprattutto in quelle realtà che presentano situazioni di marginalità socio-economico e infrastrutturale.
Il Consiglio regionale ha poi discusso e approvato altre due mozioni. Un documento presentato dal Pdl (primo firmatario Carlo Malvezzi), votato a maggioranza (unici contrari il Movimento 5 Stelle), riguarda il concorso per i dirigenti scolastici bloccato al Tar che ha reso impossibile l’assegnazione dei dirigenti in 500 istituti. La mozione invita la Giunta ad attivarsi per superare “una situazione di stallo che sta vivendo il sistema scolastico lombardo, situazione destinata ad aggravarsi ulteriormente: se non venisse trovata una soluzione in tempi brevi le sedi scoperte potrebbero salire a 700”.
L’altra mozione, votata all’unanimità, è stata presentata da Elisabetta Fatuzzo dei Pensionati. Il documento invita la Giunta ad attivarsi presso il Governo e l’Inps affinché l’Istituto di Previdenza fornisca le giuste informazioni per quelle donne che, come previsto dalla Legge Maroni, potrebbero accedere al pensionamento di anzianità optando per il sistema di calcolo contributivo con 35 anni di contribuzione e 57 anni di età se dipendente, e 35 anni di contribuzione e 58 anni di età se svolgono attività autonoma. “Il problema – ha detto Fatuzzo – è che l’Inps sta dando un’interpretazione restrittiva delle norme e non fornisce il calcolo preciso alle donne interessate. Senza il doppio conteggio prendere una decisione è però difficile”.