Diritti umani e comunicazione tra culture: le nuove sfide della politica

In Lombardia, ci sono oltre 180mila nuovi cittadini, persone nate all’estero ma ormai cresciute in Italia e che ora acquisiscono i diritti civili. Un fenomeno che sfida la politica nel confronto con usi e costumi diversi. Che diritti hanno infatti le famiglie poligame, pratica legittima in molte culture? Oppure come normare le mutilazioni genitali, l’accattonaggio da parte di minori, le diverse modalità di macellazione e le diverse diete alimentari? Occorre, infatti, creare le condizioni per una convivenza pacifica, nel rispetto delle identità, della partecipazione e dell’inclusione dei diversi. Questi i temi illustrati oggi a Palazzo Pirelli durante il seminario “Diritti umani e comunicazione tra culture”, ultimo degli appuntamenti di formazione per i consiglieri regionali promossi dall’Ufficio di Presidenza nel ciclo “Agenda: cose da conoscere, cose da decidere”.

Siamo davanti a un sfida epocale – ha dichiarato il Presidente Cattaneo -. Occorre capire come il cambiamento strutturale della società modifichi l’approccio ai diritti umani, la difesa dell’identità e il rispetto delle differenze. La società plurale deve garantire la pacifica convivenza nell’ambito di un patrimonio comune. In questo contesto, la Lombardia deve trovare la capacità di mediazione, richiamando la sua vocazione di terra di mezzo, come anticamente era chiamata Milano”.

L’ideale del “melting pot” e della società multiculturale, la costruzione di muri e dogane, il dialogo interetnico come mantra della comunicazione, la cristallizzazione dell’identità in stereotipi: tutti tentativi, non sempre adeguati, di soluzione alla grande sfida che le società, sempre più dinamiche e mischiate, devono affrontare, conciliando diritti umani e differenze.

I fenomeni di globalizzazione, la crescente internazionalizzazione delle metropoli, il pluralismo delle culture, aumentano le sfide per la convivenza, la corretta identificazione dei diritti umani da garantire, in una situazione in cui la comunicazione è fondamentale.

Temi alti e ricchi di spunti di riflessione che sono stati illustrati da Paola Parolari, docente di Filosofia del diritto dell’Università di Brescia, Enzo Colombo, professore ordinario di Sociologia dell’Università degli Studi di Milano, e del giornalista Fabio Rubini, mentre le considerazioni finali sono state espresse dal direttore generale di Eupolis Filippo Bongiovanni. In una difficile epoca di trasformazione, la complessità delle possibili soluzioni non può tuttavia fare a meno del dialogo e del confronto, cavalcando il cambiamento in un’ottica progettuale