Via libera a maggioranza dalla Commissione Affari istituzionali, presieduta da Carlo Malvezzi (Forza Italia), al progetto di legge sulla semplificazione 2017 che andrà al vaglio del Consiglio regionale per discussione e voto finale il prossimo 16 maggio. Il provvedimento – suddiviso in quattro aree tematiche (istituzionale, economico, territoriale, sociale e sanitario) – è stato oggetto in Commissione di una discussione nel corso della quale sono stati esaminati e votati 74 emendamenti. “Si tratta di un progetto di legge molto importante – ha sottolineato il Presidente Malvezzi – che riguarda tutta la società lombarda: con il provvedimento infatti vengono semplificate e chiarite alcune norme che vanno ad interessare il mondo economico e produttivo, come ad esempio la possibilità per le imprese degli accordi di attrattività dal valore di 4 milioni di euro, ma anche quello istituzionale”. Tra le novità approvate in Commissione su proposta dell’assessore Massimo Garavaglia, infatti, c’è l’abolizione del CdA dell’Arpa (Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente): saltano i cinque componenti, a gestire l’Agenzia saranno dal prossimo mandato solo Presidente e Direttore generale. “Una buona norma – ha sottolineato ancora Malvezzi – che oltre a semplificare porterà a un risparmio di 340 mila euro annui”. Il taglio di “poltrone” Arpa però, come ha annunciato il consigliere di Forza Italia Fabio Altitonante, non resterà isolato perché nel corso della discussione in Aula FI presenterà un emendamento per includere anche la cancellazione dei Cda di altre società regionali come Ersaf, Arca, Eupolis e Lombardia Informatica. Approvato anche un emendamento firmato dal Presidente Roberto Maroni che dà il via libera al referendum consultivo sull’autonomia anche nel caso di scioglimento anticipato del Consiglio regionale. Accantonato invece un altro emendamento presentato dal Presidente Maroni, relativo alle modifiche della legge elettorale per garantire l’equilibrio nella rappresentanza in Consiglio regionale tra uomini e donne: Il tema, come annunciato dallo stesso Presidente Malvezzi, sarà trattato in un apposito tavolo di lavoro della Commissione da giugno. Altre norme di semplificazione riguardano il settore della caccia, la rete dei distributori di carburante, le Unioni dei Comuni, l’associazionismo. Novità anche per i piani attuativi comunali e per i programmi di intervento, che non abbiano rilevanza regionale, e che sono in corso di attuazione: le amministrazioni comunali potranno concedere eventuali proroghe, definire lotti o stralci funzionali o rideterminare con apposita variante al piano di governo del territorio la collocazione delle aree di concentrazione dei diritti edificatori. Altra novità riguarda l’obbligo di esporre nel settore alberghiero e ricettivo, a tutela dei consumatori, le tariffe massime di pernottamento non più all’interno delle camere ma nei locali di ricevimento, in modo che da subito si abbia conoscenza dei prezzi massimi al momento dell’ingresso della struttura. A favore si sono espressi i consiglieri di Forza Italia, Lega Nord e Lista Maroni, astenuti PD e Patto Civico. No di Sel. E anche del Movimento 5 Stelle, che però ha dato il suo voto favorevole all’emendamento sul referendum. Per PD e Patto Civico, la legge si Semplificazione “alla fine è una sorta di legge Milleproroghe, dove –ha sottolineato Roberto Bruni – ci è entrato di tutto, anche quello che non ci sarebbe dovuto stare”. “Il provvedimento in sé – ha commentato Fabio Pizzul del PD – contiene norme accettabili insieme a vere e proprie forzature, com'è il caso della deroga sul referendum o dello stanziamento di venti milioni per la fondazione biomedica di Nerviano”. Per Chiara Cremonesi di Sel “il provvedimento è pieno di contenuti di propaganda”, mentre per Eugenio Casalino del M5S “si è utilizzato un metodo di lavoro che ha finito per infarcire il provvedimento di elementi legislativi già bocciati in altre Commissioni e che non c’entrano nulla con la Semplificazione”.
- 4 Maggio, 2017
- 12:00 am
- Categorie: Consiglio e Commissioni