Il Consiglio regionale ha approvato con 38 voti a favore e 10 astenuti una Risoluzione, illustrata da Angelo Capelli (Ncd), sull’utilizzo del patrimonio mobiliare dismesso dalle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private operanti sul territorio della Lombardia.
Forza Italia e Fratelli d’Italia non hanno partecipato al voto.
La legge n.19 del luglio 2014 intende semplificare le procedure per l’utilizzo di beni mobili dismessi od obsoleti. L’obiettivo è consentire ad associazioni ed enti di volontariato di acquisirli gratuitamente per destinarli a fini filantropici ed umanitari.
Gli enti di volontariato, non avendo scopo di lucro, non sarebbero in grado di competere in gare pubbliche come invece prevede una delibera della Giunta regionale del novembre 2014. In essa infatti viene data la facoltà di assegnare i beni in forma gratuita o attraverso l’indizione di una gara pubblica.
La Risoluzione, giunta in Aula con il voto all’unanimità espresso in Commissione Sanità, impegna la Giunta a modificare la propria delibera, in particolare nel passaggio in cui prevede che la dismissione dei beni mobili delle aziende sanitarie segua “procedure di evidenza pubblica solo nel caso in cui gli stessi non siano già stati assegnati a titolo gratuito alle associazioni od organizzazioni che ne abbiamo fatto richiesta”, cioè entro novanta giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso di dismissione da parte della aziende sanitarie.