Presidente Raffaele Cattaneo: “Bene  referendum: da richiesta un po’ ideologica a lavoro su competenze Regioni”

La concessione da parte dello Stato di maggiore autonomia alla Lombardia non è una richiesta di oggi: grazie ad un lavoro di mediazione e di confronto, in questi mesi siamo passati dalla richiesta un po’ ideologica e generica di indipendenza, alla richiesta più giustificata di un'autonomia speciale per approdare ad un lavoro di merito, utile a individuare funzioni e competenze rispetto alle quali intendiamo chiedere più autonomia nelle forme previste dalla Costituzione all’articolo 116 terzo comma”. Così Presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, commenta il via libera consiliare alla proposta di referendum sulla richiesta di ulteriori forme di autonomia.

Cattaneo, che nel corso del dibattito è intervenuto dai banchi del Consiglio regionale, ha rivolto un appello al Presidente Maroni e alle forze politiche, in particolare a quelle che sostengono il Governo, per favorire un'intesa tra Governo e Lombardia. "Il vento che ha soffiato negli ultimi 20 anni è stato a favore del regionalismo, mentre oggi siamo di fronte ad una corrente contraria e opposta: si tratta di un centralismo di ritorno che allarma, preoccupa e spaventa e che intende svuotare il senso di questa stessa Aula. Il referendum serve a dare forza politica alle richieste di Regione Lombardia attraverso la legittimazione del voto popolare. L’obiettivo è quello di dare voce e maggiori competenze ai territori, trattando le Regioni in maniera differente secondo le proprie specificità. La Lombardia, che ha i conti in ordine e che ha dimostrato di saper gestire le risorse in maniera attenta e oculata, merita di più sulla strada della maggiore autonomia”.

Cattaneo ha inoltre fatto riferimento al tema dei costi e della decisione assunta sul voto elettronico: “Trenta milioni per un referendum sono troppi, con l’introduzione del voto elettronico il costo della votazione dovrà essere più contenuto, meno della metà. Con questo nuovo sistema la Lombardia sarà apripista in Italia di un nuovo metodo di votazione”.