Iniziata discussione proposta referendum autonomia. Presidente Cattaneo: “Ogni votazione avverrà con voto palese”

All’inizio della trattazione del progetto di legge per l’indizione del referendum consultivo sull’autonomia, il Presidente Raffaele Cattaneo ha comunicato all’Aula le motivazioni per cui tutte le votazioni riferite a questo provvedimento, compresa la votazione finale, avverranno con voto palese e non sarà consentito il voto a scrutinio segreto.
Con lettera del 10 febbraio il Presidente della Regione
Roberto Maroni aveva evidenziato che il quesito referendario investe il programma di governo regionale, facendo riferimento anche alla pagina 8 del Programma Regionale di Sviluppo approvato a inizio legislatura: pertanto, come recita l’art.79 del Regolamento generale, la votazione non può avvenire a scrutinio segreto, “quando il Presidente della Giunta regionale su questo tipo di provvedimenti chiede il voto palese”.
Gli uffici del Consiglio regionale hanno giudicato “puntuale e corretto” tale richiamo al Regolamento, ricordando i casi nei quali anche in passato il Presidente della Giunta si è avvalso della facoltà di invocare il programma di governo per richiedere il voto palese: nella seduta del 29 giugno 1986 il Presidente Giuseppe Guzzetti vi fece ricorso su un emendamento del Consigliere Elio Veltri riferito a un progetto di legge di materia sanitaria; il 9 marzo 1999 fu il Presidente Roberto Formigoni ad appellarsi all’art.79 del Regolamento su una mozione riguardante l’Assessore Elena Gazzola. Ancor più recente, il caso della votazione avvenuta il 18 novembre scorso sul progetto di legge in materia di consumo di suolo.
Prima dell’avvio della discussione generale, preceduta dall’illustrazione del provvedimento da parte del relatore
Stefano Bruno Galli (Lista Maroni), il Consiglio regionale ha respinto la questione pregiudiziale illustrata dal capogruppo del Partito Democratico Enrico Brambilla.