Un progetto di legge al Parlamento e un ordine del giorno per fermare la delocalizzazione dei call-center

La IV Commissione Attività produttive lavorerà per la stesura di un progetto di legge al Parlamento e un ordine del giorno ad hoc per fermare la delocalizzazione dei call-center.

E’ questa la volontà condivisa oggi in occasione delle audizioni con due realtà lombarde pesantemente colpite dalla decisione dei vertici aziendali di delocalizzare il servizio a Belgrado. Oltre a delineare i tratti della crisi in corso, i rappresentanti sindacali della Sitel Italy di Milano e della Ecare di Cesano Boscone hanno infatti chiesto ai consiglieri anche un intervento a livello normativo nazionale per il rispetto dei contratti di categoria e per mettere un freno alla desertificazione in corso nel settore.

Predisporremo una proposta di legge al Parlamento – ha anticipato il Presidente della IV Commissione – e cercheremo di portare un ordine del giorno ad hoc nella seduta del Consiglio regionale del 10 giugno. Informeremo dell’iniziativa i nostri assessori e coinvolgeremo anche i parlamentari nazionali ed europei eletti in Lombardia. Infine, consolidando un metodo di lavoro di questa Commissione, chiederemo ai vertici di Sitel ed Ecare un incontro in azienda nei prossimi giorni. Qui è in gioco il futuro non solo di centinaia di lavoratori lombardi, ma di tutto il comparto italiano: non è ammissibile che chi vende prodotti in Lombardia e in Italia, de localizzi l’assistenza all’estero. E su questo l’Europa deve intervenire con serietà”.

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