Anniversari/ I cinquecento anni di Leonardo

L’incanto, e il segreto, del volo è stata una delle suggestioni di Leonardo. Ora a Palazzo Lombardia, al Belvedere dell’ ultimo piano, un po’ più vicino alle nuvole, si può vedere la riproduzione del modello di Aliante del Maestro da Vinci, realizzata dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano, secondo il disegno che si trova al foglio 846v del Codice Atlantico, alla Veneranda Biblioteca ambrosiana.
L’installazione è visitabile – insieme ad una serie di pannelli espositivi e di vetrofanie, che documentano le osservazioni di Leonardo sul territorio lombardo- ogni domenica, per tutto il 2019. I luoghi leonardeschi – oltre a Milano dove visse dal 1482 al 1499 e poi dal 1508 al 1513 – spaziano dalle Valli (Valtellina, Valchiavenna, Valsassina, Valtrompia), a Varese,alla Brianza, a Mantova, al Ticino e alla Valle dell’Adda. Sempre a Palazzo Lombardia,  da luglio a settembre la mostra “Genio e Impresa – Leonardo e Ludovico ieri e oggi” promossa da Assolombarda con la collaborazione di Giunta e Consiglio regionale.
La mostra sarà inaugurata il 2 luglio e rappresenterà le storie di successo dei “geni” e degli imprenditori che insieme hanno dato vita alle forme di innovazione che caratterizza e rende grande il territorio della Regione.
In occasione delle celebrazioni per i 500 anni della sua morte, gli  appuntamenti con Leonardo si snodano in molti altri luoghi lombardi e per tutta la città capoluogo: dal 16 maggio (fino al  12 gennaio 2020) la presentazione multimediale dei luoghi lombardi visitati da Leonardo, alla sala degli Scarlioni del Castello Sforzesco di Milano.
E’ atteso poi per il 27 maggio lo spettacolo di ( e con) Vittorio Sgarbi all’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia.
Si potrà godere delle iniziative sul tema, degli itinerari (otto, proposti da Regione Lombardia in collaborazione con Explora) e dei diversi appuntamenti anche attraverso la tessera Abbonamento Musei, che dura un anno. Venti iniziative, fra le  diverse celebrazioni, in Lombardia e in Piemonte, saranno accessibili liberamente con la tessera, che è una sorta di  connettore della più grande mostra di Leonardo in Italia  poiché coinvolge in una “rete leonardesca” 420 istituzioni, due Regioni per un territorio di quasi 50.000 km².