Festa della Lombardia, una ricorrenza con radici profonde

Oggi è la festa della Lombardia. Istituita il 26 novembre 2013 con legge regionale n.15,  ogni anno vede eventi speciali legati alla memoria storica e alle identità lombarde. Per l’edizione 2019, le principali iniziative della Regione sono consultabili al link: https://bit.ly/2Wcel2t

Il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, insieme al Governatore della Lombardia Attilio Fontana, interverrà a Palazzo Lombardia alla cerimonia di consegna del Premio Rosa Camuna 2019, attribuiti per sottolineare i valori culturali e civici del popolo lombardo. Complessivamente quest’anno Camuna sono pervenute 174 candidature: sono stati assegnati  5 premi 10 menzioni speciali. Tutti i dettagli cliccando: https://bit.ly/2Wcel2t

La data della festa, è stata scelta in ricordo della Battaglia di Legnano. Combattuta tra l'esercito imperiale di Federico Barbarossa e le truppe della Lega Lombarda il 29 maggio 1176 tra le località di Legnano e Borsano. Sebbene la presenza del nemico nei dintorni fosse già nota a entrambi gli schieramenti, questi si incontrarono improvvisamente senza avere il tempo di pianificare alcuna strategia.. Lo scontro fu cruciale nella lunga guerra intrapresa dal Sacro Romano Impero Germanico per tentare di affermare il suo potere sui Comuni dell’Italia del Nord, che decisero di mettere da parte le reciproche rivalità alleandosi in un'unione militare guidata simbolicamente da Papa Alessandro III.

La battaglia pose fine alla quinta e ultima discesa in Italia dell'imperatore Federico Barbarossa, che dopo la sconfitta cercò di risolvere la questione italiana tentando l'approccio diplomatico. Questo sfociò qualche anno più tardi nella Pace di Costanza (25 giugno 1183), con la quale l'Imperatore riconobbe la Lega Lombarda dando concessioni amministrative, politiche e giudiziarie ai comuni e ponendo ufficialmente fine al suo tentativo di egemonizzare l'Italia Settentrionale.

Alla battaglia fa riferimento il Canto degli italiani di Goffredo Mameli e Michele Novaro che recita: “(…) Dall'Alpi a Sicilia dovunque è Legnano (…)” in ricordo della vittoria delle popolazioni italiane su quelle straniere. Grazie a questo scontro, Legnano è l'unica città, oltre a Roma a essere citata nell’inno nazionale italiano. A Legnano, per commemorare la battaglia, si svolge annualmente dal 1935, nell'ultima domenica di maggio, il palio cittadino.

Celebrare il 29 maggio, ha radici profonde. Le commemorazioni storiche documentate più antiche si svolsero il 29 maggio 1393 a Milano nella basilica di San Simpliciano. Nell'occasione, il 29 maggio fu dichiarato giorno di festività per tutto il contado milanese. Nel 1499, con l'invasione del Ducato di Milano  da parte dei francesi, la festività fu prima soppressa, poi ristabilita da San Carlo Borromeo  nel 1596, e infine nuovamente sospesa nel 1784. Il 29 maggio tornò a essere festeggiato durante il Risorgimento. Le due commemorazioni più grandiose furono quelle del 1848 a Milano durante i moti insurrezionali e quelle del 1876 a Legnano in occasione del settimo centenario della battaglia.

Da ricordare anche le numerose citazioni della Battaglia di Legnano nella musica e nelle arti. L’opera lirica più nota è quella di Giuseppe Verdi. Scritta su libretto di Salvatore Cammarano  in quattro atti, ‘la battaglia di Legnano’ debuttò il 27 gennaio 1849 al Teatro Argentina di Roma e ottenne un grande successo grazie alle forti tinte patriottiche della trama. Di una certa importanza anche il ‘Patto di Pontida’  di Domenico Panizzi, un inno cantato per pianoforte. Per il settimo centenario della battaglia, Leopoldo Marenco,  scrisse un componimento che fu musicato da Filippo Sangiorgio e che venne eseguito il 28 maggio 1876 in piazza Duomo a Milano da 200 voci e 150 musicisti.

In ambito letterario, tra le rime più importanti sono quelle scritte da Giovanni Berchet nel poemetto lirico ‘La Fantasie’. Giosuè Carducci, alla vittoria della Lega Lombarda a Legnano dedicò invece la poesia ‘Il Parlamento’, che fa parte del poema La ‘Canzone di Legnano’. Versi ad Alberto da Giussano – mitologico condottiero della ‘Compagnia della morte’, un plotone di 900 cavallieri protagonista degli scontri militari contro l’imperatore – vennero decantati da Gabriele D’Annunzio, Felice Cavallotti e Roberto Mandel, mentre il Carroccio fu celebrato da alcune rime di Giovanni Pascoli.. La Lega Lombarda fu invece immortalata da versi di Cesare Cantù e da un dramma di Luigi Capranica.  La città del Carroccio è stata anche menzionata in diversi proclami patriottici di Giuseppe Garibaldi e Giuseppe Mazzini

 Per quanto riguarda le arti figurative, il pittore che ha più di tutti immortalato la battaglia di Legnano e gli eventi connessi è stato Amos Cassioli.  Altri pittori che si sono cimentati nella pittura di questo soggetto sono stati Gaetano Previati e Gallo Gallina. Ludovico Pogliaghi ha dipinto un gran numero di opere raffiguranti la storia di Milano del XII secolo, e la battaglia di Legnano non è stata un'eccezione. Andrea Cefaly  ha realizzato un'opera raffigurante Alberto da Giussano che è conservata al Museo provinciale di Catanzaro, mentre Massimo d’Azeglio  ha rappresentato la battaglia di Legnano su una tela conservata presso la Galleria civica d’arte moderna e contemporanea di Torino. Infine, le sculture più importanti sul tema sono le statue di Egidio Pozzi ed Enrico Butti.