Il Garante per l’Infanzia e Adolescenza Pagani in visita all’ospedale Del Ponte di Varese

Varese ottobre 2019 – “Sono molto soddisfatto della visita all’Ospedale Filippo Del Ponte di Varese e soprattutto colpito dalla qualità delle cure erogate. E' davvero notevole come in questo Ospedale si sia riusciti a coniugare l'elevata qualità dell'assistenza clinica offerta dai professionisti ad un ambiente accogliente e rassicurante. Non posso che esprimere i miei più sinceri complimenti a questo fiore all'occhiello della Sanità lombarda".

Lo ha detto il Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza della Lombardia Massimo Pagani, ieri durante la visita istituzionale all’Ospedale Filippo Del Ponte di Varese. L’iniziativa del Garante rientra infatti nell’ambito delle funzioni proprie esercitate dall’Authority per la diffusione di una cultura dell’infanzia e dell’adolescenza, finalizzata al riconoscimento dei minori come soggetti titolari di diritti.

Il sopralluogo con la Fondazione Il Ponte del Sorriso si è concentrato su alcuni reparti pediatrici, in particolare il Punto di Primo Intervento Pediatrico, la Pediatria e la Terapia Intensiva Neonatale.

A fare gli onori di casa, tra gli altri, il Direttore Socio Sanitario Alessandro Ivan Mazzoleni, Anna Iadini (Direzione Medica) e Francesca Mauri (Ufficio stampa) che nel corso della visita hanno illustrato le attività svolte e i servizi sanitari offerti del polo materno-infantile.

Anche il Direttore generale dell'ASST dei Sette Laghi Gianni Bonelli è rimasto – compiaciuto per la gradita visita del Garante che ha potuto apprezzare la qualità dell'assistenza e l'accoglienza degli ambienti resa possibile anche grazie al lavoro e impegno della Fondazione Il Ponte del Sorriso.

Nel corso della visita la Presidente de Il Ponte del Sorriso Emanuela Crivellaro ha illustrato all’Authority regionale i laboratori dove si volgono le attività, segno d’attenzione posta nel creare un ambiente che accolga e rassicuri i bambini, spiegandone la filosofia e i principi pedagogici che stanno alla base del progetto “L’Arte che cura”.

All’incontro è seguita la visita alla struttura di Neuropsichiatria Infantile appositamente “ambientata” per consentire anche ai bambini con disabilità di sognare un mondo senza barriere. La visita è proseguita in Pediatria e presso il Dipartimento della Mamma, della Donna e del Bambino.