Ogni quindici minuti una donna è vittima di violenza. Ogni settimana tre vengono uccise. Questi sono i raccapriccianti numeri che evidenziano l’escalation della violenza di genere in Italia.
“Gli argomenti trattati oggi – ha sottolineato la presidente Marianna Sala a margine del convegno – delineano come il tema della rappresentazione della donna nei media ha assunto una particolare rilevanza nel dibattito pubblico, soprattutto quando la trattazione circola in Rete. In relazione a ciò AGCom e i Corecom hanno sempre posto attenzione e impegno nell’assicurare il rispetto dei diritti fondamentali della persona nel settore delle comunicazioni, esercitando la funzioni di garanzia per l’utenza e contrastando ogni forma di discriminazione. Oggi il sistema si presenta però dicotomico e la normativa vigente attribuisce all’Autorità poteri di monitoraggio e controllo solo rispetto ai media tradizionali ma non per quanto attiene il mondo dell’online. Appare pertanto urgente un intervento del Legislatore volto a uniformare il sistema audiovisivo rispetto ai nuovi media. Un’occasione che auspico potrebbe essere la normativa di recepimento della nuova direttiva europea 1808/2018 sui servizi media audiovisivi che dovrà essere recepita entro il settembre 2020”.
Lo ha detto la Presidente del Comitato regionale per le comunicazione della Lombardia Marianna Sala, intervenendo questa mattina al convegno “Web e Diritti Umani” che si è tenuto nell’Aula Magna del Palazzo di Giustizia di Milano nell’ambito della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.
L’evento, promosso dall’ordine degli avvocati di Milano e introdotto dalla consigliera dell’ordine e coordinatrice della commissione diritti umani Silvia Belloni, è proseguito con i saluti istituzionali del presidente dell’ordine degli avvocati di Milano Vinicio Nardo, della consigliera del Comune di Milano Diana De Marchi e della presidente del comitato pari opportunità dell’ordine degli avvocati di Milano Tatiana Biagioni a cui sono seguiti gli interventi della presidente del Corecom Lombardia Marianna Sala (Media e rappresentazione dell’immagine della donna), del presidente della sezione penale del Tribunale di Milano Fabio Roia (La violenza propagata a mezzo internet), della consigliera ordine degli avvocati di Milano e presidente AIAF Cinzia Calabrese (Violenza contro le persone di minore età: interventi di tutela), della presidente associazione donne giuriste Milano Italia Maria Grazia Monegat (Linguaggio della comunicazione non ostile), della presidente unione nazionale camere minorili Grazia Ofelia Cesaro (Il minore soggetto di diritto e di diritti nel web) e dell’avvocato della camera penale di Milano Alberto Longo (Le nuove figure di reato introdotte dalla legge c.d. sul Codice Rosso) che hanno focalizzato le problematiche giuridiche, processuali e sociali.
Sono infatti quasi 7 milioni le donne italiane dai 16 ai 70 anni che hanno subito almeno una volta nel corso della vita una forma di violenza fisica o sessuale (31,5%). Nel 2018 sono state uccise 142 donne (+0,7% sul 2017) e 94 nei primi mesi del 2019. La violenza è avvenuta nel 5,2% dei casi dal partner e nel 18,9% dei casi dall’ex. Si rilevano violenze anche da colleghi di lavoro nel 2,5%, parenti nel 2,6%, amici nel 3% e da conoscenti nel 6,3% dei casi. Tra le conseguenze della violenza subita vi sono la perdita di fiducia ed autostima (52,7%), ansia, fobia e attacchi di panico (46,8%), disperazione e sensazione di impotenza (46,4%), disturbi del sonno e dell’alimentazione (46,3%), depressione (40,3%), autolesionismo o idee di suicidio (12,1%).