Complessivamente in Italia le imprese della montagna crescono del 4,4% in un anno e del 19,7% in cinque. Lo rivela un’indagine condotta dalla Camera di Commercio di Milano che ha preso in esame non solo i prodotti o accessori tipici legati all’indotto nazionale degli sport della neve, bensì la produzione di neve artificiale, le piste di sci sintetiche, le strutture e il personale specializzato occupato. Sono infatti 1.125 le attività legate alla montagna che, tra rifugi (855), gestioni di funicolari, ski-lift, seggiovie (216) e attività delle guide alpine (54), occupano ben 9.000 lavoratori specializzati in vari ambiti e settori.
Sulla proiezione dei cinque anni, prima in classifica tra le regione è il Trentino Alto Adige con 330 imprese (+18,7%) e oltre 3.000 addetti; al secondo posto vi è la Lombardia con 210 imprese (+12,9%) e 1.155 addetti; al terzo posto il Piemonte con 174 imprese (+ 35,9%) e 1.038 addetti; segue il Veneto con 165 imprese (+ 6,5%) e 1.235 addetti.
Nella classifica delle 10 province italiane leader per tutte le aziende legate agli sport invernali, al primo posto Bolzano con 173, Trento con 157 e Belluno con 86, seguono Sondrio con 74, Cuneo, Torino (+ 37,2%), Aosta, Brescia, Lecco e Bergamo che completano con orgoglio la “top ten” per il business degli sport invernali. Per la Lombardia questo trend positivo è certamente destinato a incrementarsi nei prossimi anni. All’orizzonte c’è l’appuntamento trainante dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano-Cortina 2026.
Sono infatti tante le imprese lombarde che potranno giovarsi di questo fermento utile per promuovere la qualità e il design nel campo dei prodotti e accessori degli sport invernali, a supporto e prestigio del MadeinItaly nel mondo. In particolare, sul versante della formazione professionale, molti giovani dovranno farsi trovare pronti per gli eventi legate alle gare e per le prospettive occupazionali che si aprono, ad esempio con le professionalità nel settore turistico e organizzazione di eventi collaterali agli appuntamenti agonistici. Per quanto riguarda le maggiori destinazioni dell’export italiano legato ai prodotti e accessori per gli sport invernali, la Francia con 84 milioni di euro (+10,2%) è il primo mercato assoluto per acquisti di calzature con suole e tomaia in gomma o plastica (+12,5%), attrezzature per lo sport invernale (+12,6%) e pattini da ghiaccio; seguono Austria (58 milioni di euro) e Stati Uniti (54 milioni di euro + 6,6%).