Lombardia, i Consigli comunali si tingono sempre più di “rosa”

In questi giorni, a causa del Coronavirus, la festa delle donne è passata alquanto in sordina. Il nostro primo pensiero è infatti andato a tutte le donne che stanno combattendo contro questo nemico invisibile che non lascia spazio a festeggiamenti di sorta.

Conoscenza, tenacia e perseveranza sono allora le principali virtù di queste fantastiche donne e madri impegnate nelle trincee degli ospedali come nella gestione della pubblica amministrazione, vanto e risorsa della nostra regione per capacità di non arrendersi mai, adoperandosi nell’esclusivo interesse della cosa pubblica e per il bene della cittadinanza.

Per quanto riguarda l’impegno di genere nelle amministrazioni municipali, una ricerca di Polis Lombardia del 2019, segnala che la Lombardia è tra le regioni più virtuose, potendo attualmente contare su una presenza di 5.799 quote rosa nei Consigli comunali, così distribuite nelle dodici province del territorio: Bergamo 892; Brescia 802; Como 483; Cremona 395; Lecco 304; Lodi 213; Monza e Brianza 278; Milano 723; Mantova 279; Pavia 632; Sondrio 253; Varese 545.

Un trend per una media lombarda del 34,24% nel 2019 (era del 23,2% nel 2012) che in prospettiva prova a recuperare terreno sull’attuale numero dei Consiglieri comunali in Lombardia (16.935 di cui 11.136 Consiglieri uomini).

Un ottimo risultato conseguito per le quote rosa, segno di fiducia e presenza sul territorio che tuttavia deve “fare i conti” con i tempi di conciliazione, suddivisi tra orario di lavoro, impegno politico, cura dei figli, della casa e del tempo libero personale e della famiglia.