Mancano pochi giorni al 4 maggio, l’inizio della “Fase 2” dell’emergenza Coronavirus, e mentre è ancora in corso la messa a punto dei piani di sicurezza in base alle misure adottate dal Governo con il nuovo DPCM di domenica 26 aprile, cresce la preoccupazione perquelle imprese ed aziende che, a corto di liquidità, potrebbero essere spinte a ricorrere a prestiti a tassi usurai. Il lockdown di tutte le attività ha creato, purtroppo, un nuovo spazio di azione per la criminalità organizzata che svolge attività usurarie e una maggiore facilità di infiltrazione nelle imprese. Quando le attività ripartiranno, quindi, il rischio di indebitamento per il ricorso all’usura sarà elevato e concreto.
Questi temi, in Consiglio regionale della Lombardia, sono al centro dell’attività della Commissione speciale Antimafia, anticorruzione, trasparenza e legalità, presieduta da Monica Forte, che si occupa di monitorare questo fenomeno e di proporre iniziative di contrasto e prevenzione nonché di carattere culturale ed educativo. In quest’ottica sono state promosse, negli ultimi anni, per esempio, la raccolta di proposte per il riutilizzo dei beni confiscati alla mafia e gli incontri in materia di legalità con gli studenti delle scuole. Su una materia così importante anche il Consiglio regionale è intervenuto più volte, approvando provvedimenti come l’istituzione di un fondo regionale a tutela delle vittime dell'usura, percorsi di accesso agevolato al credito attraverso gli strumenti della finanza etica e campagne di prevenzione scolastica, nate dalla consapevolezza che prima si impara a conoscere la mafia, prima si può imparare a contrastarla e a vivere nella legalità.
Usura ed estorsione sono alcuni dei reati più difficili da estirpare dal tessuto della nostra società, una piaga sociale di cui non si può conoscere l’effettiva portata per la difficoltà delle vittime a denunciare. Il “Fondo di solidarietà”, previsto dallo Stato per incoraggiare chi decide di opporsi al racket, prevede per le vittime un’ "elargizione pecuniaria", senza l'obbligo di restituzione, come contributo per il danno patrimoniale subito. In caso di usura, il Fondo consente l’accesso a un mutuo decennale a interessi zero per il rilancio dell'attività economica in un contesto di legalità. La paura dei propri aguzzini, per sé e per i propri cari, però, non sempre consente alle vittime di accedere al Fondo. Per questo motivo resta importante il ruolo del territorio e degli enti di prossimità.