E’ Bergamo, con 2070 voti ad oggi, il “luogo del cuore” più votato nell’edizione FAI di quest’anno. La città orobica non ha bisogno di presentazioni, il suo charme è indiscusso, e la dura prova cui l’ha sottoposta il Covid-19 la colloca di diritto fra i luoghi densi di emozioni, da salvare e valorizzare.
Nelle suggestioni proposte dal Fai per il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare c’è, per il 2020, la novità dei due premi speciali dedicati ai luoghi storici della salute e alle bellezze d’Italia sopra i 600 metri di altitudine.
Oggi , al diciannovesimo posto della “classifica” nazionale, con 670 voti, c’è l’ex sanatorio Morelli di Sondalo. Il “villaggio sanatoriale”, costruito tra il 1932 e il 1939 (era il più grande sanatorio d'Europa) è un esempio di urbanistica razionalista, concepito con una profonda integrazione con il grande parco circostante, di valore anche dal punto di vista paesaggistico.
Il “villaggio”funzionò come sanatorio per 27 anni, dal 1946 fino al 1973, quando fu trasformato in ospedale generale. L'edificio rotondo che un tempo serviva da locale “accettazione", ospita oggi il Museo dei Sanatori, da un’idea della professoressa Luisa Bonesio dell’Università di Pavia.
Durante tutta la fase critica della pandemia Covid-19, la struttura è stata riorganizza per dedicare un intero padiglione ai malati per il coronavirus, riconfermando importanza di questo presidio ospedaliero in Alta Valtellina.
Fra i luoghi lombardi della salute, densi di storia e che si possono votare, perché siano tutelati e valorizzati, c’è il vecchio sanatorio-ospedale Santa Corona, di Garbagnate milanese, costruzione Liberty nel cuore del parco delle Groane, sorta nel 1924 e dedicata anch’essa all’emergenza sanitaria di allora, la tubercolosi, o tisi, il cosiddetto mal sottile.
Il primo sanatorio italiano, inaugurato nel 1903 è a Pineta di Cortenna, (a Sondalo, in provincia di Sondrio). Anche questa struttura è un esempio di liberty, un luogo di cura magico ed elegante, affacciato sulla vallata, ed è fra i luoghi votabili.
A Milano, è “in lizza” anche l’archivio storico dell’Ospedale Policlinico di via Sforza.
L’ Ospedale Maggiore è una delle istituzioni più antiche di Milano, voluto nel 1456 come "Spedale dei Poveri" dal duca Francesco Sforza e da Bianca Maria Visconti, sua moglie. Gli scaffali dell’Archivio, che misurati linearmente raggiungono i 3 km di lunghezza, conservano documenti amministrativi e sanitari di grande importanza storico documentale: circa 5.000 cartelle e 3.600 registri, 700 mappe e poi pergamene, testamenti e un papiro egizio risalente alla XIX dinastia (1305-1200 a.C ).
L’archivio è collocato nella Cà’Granda del Filarete . I suoi spazi, che contengono oltre 900 dipinti) sono oggi solo parzialmente accessibili ai visitatori e includono due saloni settecenteschi, i "Capitoli", usati come “sale riunioni”, con scaffalature di noce intagliato e volte affrescate da Paolo Antonio de’ Maestri detto "il Volpino.
Fra i luoghi montani, in Lombardia, molto votato Monteviasco (283 voti, 54° posto della classifica nazionale) Il piccolo paese è a quasi 1000 metri di altitudine sulle Prealpi Varesine, nell'immediato entroterra del Lago Maggiore. Inaccessibile alle auto, tutto in pietra locale, conserva la sua incontaminata magia.
Anche il Borgo antico di Sparavera, a Mezzoldo (BG), in alta Val Brembana, richiama l’attenzione. Il suo nome compare in documenti risalenti al XIV secolo), e sembra derivare da “sparavee” (sparviere). Un tempo il villaggio si collocava sull’ importante tracciato commerciale denominato Via del Ferro (una rete di mulattiere che solcavano le pendici delle Alpi Orobie su cui transitava la produzione delle fucine locali verso la Valsassina).
Al di fuori delle categorie luoghi di cura e montani, fra i luoghi lombardi più votati Palazzo Saporiti di Vigevano, la funicolare di Campo dei Fiori di Varese, il Vecchio Mulino di Gorgonzola (Milano), l’Albergo diurno Venezia (a Milano), la chiesa Vecchia di Ponte San Pietro a Bergamo. E poi luoghi molto noti come il Borgo di Arcumeggia (Varese) e il Castello visconteo di Pandino (Cremona) o meno noti, come la Stazione della ferrovia della Val Ganna (Varese).
Si può votare un luogo del cuore, o suggerire il proprio, sul sito del FAI fino al 15 dicembre 2020.