Grande ciclismo: finalmente ecco il 103° Giro d’Italia – 2020

Finalmente il grande ciclismo riconquista il suo proscenio e lo fa disegnando un tracciato durissimo con tappe piene di sorprese e insidie. Il Giro d’Italia 2020, infatti, si appresta a partire con un nuovo percorso di complessivi 3.498Km. La corsa rosa prenderà il via il prossimo 3 ottobre con la cronometro Monreale-Palermo inserita nel pittoresco territorio della “Conca d’Oro” palermitana. Il Giro terminerà domenica 25 ottobre con l’ultima tappa a cronometro Cernusco-Milano.

Oltre alle quattro tappe siciliane, le novità del Giro 2020 riguardano i traguardi di Matera (sesta frazione) e Roccaraso (traguardo in salita della decima tappa). Le tappe a cronometro saranno tre: la partenza, l’arrivo e la Conegliano-Valdobbiadene del 17 ottobre. Gli arrivi in salita saranno sette di cui 6 in alta montagna.

Grazie alla sua importanza mediatica, il Giro si caratterizza anche come volano di promozione e attrattività turistica delle bellezze naturali e paesaggistiche delle regioni che attraverserà con le sue complessive 21 tappe.

Il territorio lombardo ospiterà tre tappe del Giro. La prima è la Pinzolo (TN) – Laghi di Cancano (SO – Parco Nazionale dello Stelvio). Questo percorso potrebbe però essere soggetto a maltempo. In questo caso, in alternativa, la tappa dello Stelvio verrebbe sostituita con il tratto sul Passo del Mortirolo. Una decisione condivisa che rispetterebbe le caratteristiche di “tappa principale del Giro” con i ciclisti che raggiungerebbero il Mortirolo da Aprica, passando per Trivigno (SO) e dalla discesa di Grosio anziché di Mazzo (ritenuta troppo rischiosa da percorere in caso di pioggia intensa e neve). La seconda tappa è la Morbegno (SO) – Asti (AT) che partirà dalla splendida località insignita del riconoscimento di Città alpina 2019 della provincia di Sondrio. Il tracciato percorrere quasi tutta la sponda occidentale del Lario (Gera Lario, Gravedona, Pianello del Lario, Menaggio, Sala Comacina, Argegno, Cernobbio) fino al lungolago di Como e successivamente proseguire in direzione sud, toccando la provincia di Milano (Magenta, Abbiategrasso), quella pavese (Vigevano, Mortara) passando dalla varesina Saronno per giungere fino alla piemontese Asti dove è posizionato l’arrivo di tappa. Infine la ventunesima e ultima tappa (crono individuale) di 15Km da Cernusco sul Naviglio con arrivo in Piazza del Duomo, Milano.

Ovviamente le incognite legate alla pandemia influiranno sulla corsa, priva di tantissimi big. I più favoriti per la vittoria finale sono sostanzialmente cinque: Vincenzo Nibali (a caccia del terzo sigillo); il britannico Geraint Thomas; il danese Jakob Fuglsang (vincitore un mese fa del Giro di Lombardia); il russo Aleksandr Vlasov e il britannico Simon Yates. A vincere l’edizione 2019 del Giro è stato l’ecuadoregno Richard Carapaz; secondo posto per il messinese Vincenzo Nibali e terzo lo sloveno Primoz Roglic.

In concomitanza con l’inizio del Giro d’Italia, il Museo del Ghisallo inaugurerà una mostra fotografica permanente dedicata al “Magnifico” campione del ciclismo internazionale Fiorenzo Magni (Vaiano 1920 – Monza 2012) nel centenario della sua nascita. Magni, vincitore del Giro negli anni 1948-51-55, fu uno dei pochi corridori che all’epoca riuscì a insidiare gli insuperabili Fausto Coppi (Castellania 1919 – Tortona 1960) e Gino Bartali (Ponte a Ema 1914 – Firenze 2000). Al termine della sua carriera sportiva divenne un ottimo dirigente; a lui si deve la realizzazione nel 2006 del Museo del Ciclismo di Magreglio (CO). All’inaugurazione della mostra fotografica, oltre alla Fondazione Museo del Ghisallo, prenderanno parte rappresentanti delle istituzioni regionali, delle autorità locali, ciclisti del recente passato, tra i quali Marino Vigna (medaglia d’oro olimpica), l’azzurro Andrea Tonti (che donerà la sua maglia azzurra), Luca Paolini (medaglia di bronzo 2004 ai campionati del mondo di Verona) e un ricco panel di ospiti convenuti.