La trasposizione nel repertorio visivo e la presenza di un’idea del Maestro che cambia nel tempo. Questo il duplice significato, per certi versi inedito, del termine “invenzione” riferita alle opere di Raffaello Sanzio (Urbino 1483 – Roma 1520).
Nel cinquecentenario dalla morte dell’artista, Fondazione Brescia Musei e Castello Sforzesco di Milano offrono il loro omaggio al genio dell’artista con due percorsi espositivi di grande fascino dedicati al più celebre pittore manierista e architetto italiano del Rinascimento.
A Brescia, all’interno del Museo di Santa Giulia (2 ottobre 2020 – 10 gennaio 2021), L’invenzione del divino pittore presenta una collezione di stampe realizzate dall’inizio dal Cinquecento alla metà dell’Ottocento insieme a una scelta di oggetti d’arte e dipinti tra i quali spiccano L’Angelo e Il Cristo Redentore. L’omaggio si completa con la visita guidata alla Pinacoteca Tosio Martinengo e all’Ateneo di Brescia con la serie di tavole raffaellesche di Giovanni Volpato.
A Milano nelle Sale del Castello (27 novembre 2020 – 7 marzo 2021) per “Raffaello. Giuseppe Bossi al Castello di Milano”, si potranno ammirare disegni, incisioni e maioliche rinascimentali tratte da invenzioni dell’Urbinate, grazie a nuove ricerche e studi indirizzati alla figura del collezionista Giuseppe Bossi, disegnatore e pittore nel segno di Raffaello.
Oltre alle mostre, tra ottobre 2020 – marzo 2021, in città, nella provincia e in Lombardia, si svolgeranno iniziative, incontri e spettacoli che ruotano attorno alla personalità, genio e mito dell’intramontabile Divino pittore.
Raffaello morì a soli 37 anni nella notte fra il 6 e il 7 aprile del 1520, colpito da una febbre improvvisa e acuta. La sua morte fu un evento clamoroso sul quale ancora oggi aleggiano misteriose leggende. Con la sua morte, gli storici dell’arte fanno tradizionalmente coincidere la fine del Rinascimento. Per informazioni: L’invenzione del divino pittore www.bresciamusei.com. Raffaello. Giuseppe Bossi al Castello di Milano www.milanocastello.it