Le mozioni discusse in Consiglio nella seduta di martedì 16 su tematiche sanitarie

Nel corso della seduta di martedì 16 febbraio del Consiglio regionale sono state discusse alcune mozioni che riguardano l’attività di contrasto alla pandemia.

Volontariato del soccorso

Attivarsi per chiedere al Governo il riconoscimento professionale del ruolo del volontario soccorritore; promuovere iniziative in occasione della Giornata mondiale del volontariato “anche in collaborazione con le scuole e i Comuni”; portare all’attenzione del Governo l’ipotesi di estendere i benefici per l’acquisto delle ambulanze a tutti gli enti del Terzo settore; attivare verifiche puntuali sulla reale presenza di volontari all’interno delle équipe del soccorso degli enti accreditati e finanziare l’attività di formazione. Questi gli impegni chiesti alla Giunta regionale contenuti in una mozione (primo firmatario, Franco Lucente – FdI), approvata oggi a maggioranza dall’Assemblea lombarda e che sottolinea “l’apporto di fondamentale importanza” fornito dal volontariato del soccorso. “Allo stato attuale – ha spiegato il consigliere Lucente – la figura del volontario del soccorso sfugge a una classificazione ben delineata. Egli è infatti un incaricato di pubblico servizio ma nella pratica la sua configurazione è ancora indefinita. E ciò a fronte di un impegno di alta responsabilità che non viene riconosciuta, nonostante i rischi continui affrontati in strada e a diretto contatto con gli utenti”. Il dispositivo originario del documento è stato in parte modificato, accogliendo alcune proposte avanzate da diversi consiglieri.

Nuova terapia per pazienti con melanoma cerebrale

La terapia costituita dalla combinazione delle due molecole immuno oncologiche nivolumab più ipilimumab deve essere garantita a carico del Servizio Sanitario nazionale. Lo chiede una mozione, illustrata dal consigliere di Forza Italia Mauro Piazza, che invita la Giunta regionale ad attivarsi in tal senso. Il documento, approvato a maggioranza, precisa che in un anno i nuovi casi di melanoma in Italia sono aumentati del 20% (da 12.300 nel 2019 a quasi 14.900 nel 2020) e che nessun’altra neoplasia ha fatto registrare un incremento così elevato. Risultati importanti nel trattamento si stanno nel contempo verificando con la combinazione delle due molecole nivolumab e ipilimumab, una cura approvata da Ema ma non ancora rimborsata su tutto il territorio nazionale.

Le mozioni respinte o rinviate

Il Consiglio regionale ha respinto le mozioni presentate dalla minoranza. Dopo un dibattito nel corso del quale è intervenuto l’assessore Davide Caparini, è stata respinta la mozione illustrata da Marco Fumagalli (M5S) sul tema della trasparenza e accessibilità dei dati  sulla pandemia trasmessi da Regione Lombardia e che chiedeva di individuare uno strumento informatico “che renda accessibile  il database inviato quotidianamente all’Istituto Superiore di Sanità con tutti i dati storici relativi alle ATS, alle singole strutture ospedaliere, ad ogni medico di medicina generale e pediatra di libera scelta nonchè  la corrispondenza intercorsa tra Regione Lombardia e Istituto Superiore di Sanità dal 7 gennaio sino al 23 gennaio”. Respinta anche la mozione (primo firmatario il Capogruppo PD Fabio Pizzul) che intendeva chiedere risarcimenti alle attività commercialidirettamente colpite dal grave errore di valutazione e trasmissione dei dati all’ISS da parte di Regione Lombardia che ha determinato l’erronea attribuzione della zona rossa e conseguentemente la chiusura di diverse attività con gravi perdite di fatturato”. E’ stata rinviata infine alla prossima seduta consiliare la mozione sottoscritta dai consiglieri PD (prima firmataria Carmela Rozza) che intendeva impegnare la Giunta ad attuare iniziative che consentirebbero di “raggiungere in tempi brevi le condizioni di rischio basso” e di “entrare in zona bianca”: più diagnosi tempestiva tramite tampone molecolare, tracciamento, aumento tamponi molecolari per RSA e servizi socio sanitari, completamento dell’istituzione delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale. Rinviata in Commissione anche la mozione illustrata da Claudia Carzeri (FI) che intende chiedere di inserire fra le categorie prioritarie del Piano di vaccinazione anche gli operatori delle imprese funebri, seppellitori, addetti al cimitero e alla cremazione.