Le interrogazioni e le interpellenze della seduta dell’8 settembre

Nella seduta mattutina dell’8 settembre il Consiglio regionale, presieduto da Raffaele Cattaneo, è stato impegnato nel Question time. Ecco gli argomenti svolti
 
Servizio di Emergenza Urgenza nel territorio bresciano
Il Consigliere Michele Busi (Patto Civico) ha illustrato una interrogazione su alcune problematiche, riportate anche dalla stampa locale, legate al funzionamento del servizio di Emergenza Urgenza nel territorio bresciano. Le criticità riguarderebbero in particolar modo i tempi di attesa sia nella risposta del numero unico 112 che nella presa in carico e invio dei mezzi di soccorso. “Il numero unico per l’emergenza – ha risposto il Governatore Maroni in base alla deleghe alla Sanità – garantisce una risposta sempre e offre la garanzia che alla Centrale di secondo livello venga trasmessa la scheda con i dati del chiamante, il motivo della chiamata, e anche la localizzazione, elemento cruciale per un intervento di soccorso rapido ed efficace. Per i tempi di attesa nella risposta del NUE 112, i dati aggiornati quotidianamente dai nostri bollettini indicano un tempo medio di risposta inferiori ai 5 secondi. Non a caso questo modello organizzativo lombardo è stato individuato come il riferimento nazionale per l’estensione su tutto il territorio del Nue 112”. 
 
Requisiti igienico-sanitari negli hub per richiedenti asilo in Provincia di Monza
Controllare i requisiti igienico sanitari nei 4 centri di accoglienza per “richiedenti asilo” in provincia di Monza e Brianza: Monza, Limbiate, Carate e Agrate Brianza. Il documento presentato dalla Lega Nord (primo firmatario Massimiliano Romeo) parte dal caso di tubercolosi verificatosi a Limbiate e chiede controlli in relazione anche alle condizioni di sovraffollamento in cui verserebbero alcuni dei centri. Romeo ha anche citato un caso di tubercolosi “confermato da una nota ufficiale dell’Asl” verificatosi a Limbiate. L’assessore alla Sicurezza e Protezione civile, Simona Bordonali, ha illustrato la relazione dell’Asl competente, evidenziando come in mancanza di una normativa ad hoc, i centri di accoglienza possano essere assimilati a ostelli della gioventù e quindi rispettare determinati requisiti: 8 metri quadrati per il primo posto letto, 6 metri per ogni letto aggiuntivo, riducibili a 4 in presenza di letti a castello o scomparsa, 1 wc e 1 doccia ogni 10 persone. A Monza sono presenti 65 persone, a Limbiate 76, a Carate 22, ad Agrate 151. Il documento riscontro alcune criticità: “Solleciteremo le prescrizioni dell’Asl dove necessarie”, ha garantito l’assessore.
 
Personale Croce Rossa Italiana
Il consigliere Maria Teresa Baldini (Fuxia People), in relazione al processo di privatizzazione della CRI, chiede di verificare la situazione dei dipendenti di ruolo in Regione e sul loro impiego nel nuovo ruolo di “soccorritori di prossimità (poi “sostituiti da nuovi assunti con contratto privatistico”), nel progetto “emergenza profughi” e nei centri diurni comunali senza “adeguata formazione né adeguata esperienza”. La Consigliere Baldini chiede chiarimenti sulla legittimità della situazione. “Precisando che la scelta del ruolo e dell’assegnazione dei lavoratori CRI a tempo indeterminato non è competenza specifica di AREU – ha precisato il governatore Roberto Maroni – per quanto riguarda l’attività svolta per il Comune di Milano nei Centri diurni comunali, il personale di CRI risulta avere tutta la formazione e, pertanto, le competenze adeguate; per l’attività di “soccorritori di prossimità”, il personale interessato si occupa del primo intervento sul paziente e, successivamente, come previsto dai protocolli relativi al soccorso sanitario, chiede l’intervento del Servizio. Le convenzioni tra CRI e Prefettura e/o Comune di Milano per l’utilizzo del personale indicato riguardano l’assistenza al cittadino nei casi di sfratti/occupanti abusivi/campi nomadi/assistenza Stazioni e in Centro città, e la gestione dell’accoglienza dei profughi presso il campo CRI di Bresso e presso la Palazzina di via Aquila e l’assistenza alla Prefettura per lo smistamento dei profughi sul territorio regionale. In particolare l’incarico al personale è di competenza del Comitato Provinciale di Milano e non rientra nella gestione del Comitato regionale, motivo per cui ci sono state nuove assunzioni”.
 
Trasferimento Unità operativa di neuropsichiatria da Muggiò (MB) a Desio (MB)
Interrogazione del PD (primo firmatario Laura Barzaghi) sul trasferimento dell’Unità operativa di neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza da Muggiò a Desio. La decisione “che trasferisce quello che è stato finora  un importante presidio territoriale, con una presa in carico globale del paziente” è stata presa senza preavviso, afferma Barzaghi,  e senza alcuna comunicazione con le amministrazioni comunali e le famiglie dei piccoli pazienti che dovranno subire il cambiamento. Il Governatore Roberto Maroni ha risposto illustrando l’iter che ha portato a questa decisione che va nella direzione di una “presa in carico globale” dei pazienti per una continuità assistenziale, ottimizzazione dei tempi e riduzione dei trasferimenti per la disabilità infantile. Maroni ha annunciato comunque una verifica in loco con i sindaci dei due Comuni e le famiglie dei pazienti.
 
Impianti di incenerimento in Lombardia
Smobilitazione di alcuni impianti di incenerimento dei rifiuti ormai obsoleti oppure uso dei medesimi per trattare rifiuti provenienti da altre parti del Paese, come potrebbe derivare dal decreto Sblocca Italia.
E’ la questione posta dall’interrogazione del Movimento 5 Stelle (primo firmatario Gianmarco Corbetta), che chiede alla Giunta di chiarire quali posizioni intenda prendere anche  in vista della Conferenza Stato Regioni. Il Gruppo M5S chiede anche quando saranno emanate le linee guida per il decommissioning degli impianti con prestazioni ambientali inadeguate e  non necessari all’autosufficienza  regionale. L’assessore all’Ambiente, Claudia Terzi, ha replicato spiegando come la posizione di Regione Lombardia sia nota e “non si intenda abbassare la guardia” pretendendo dal Governo il “rispetto delle pianificazioni regionali”.
 
Dote scuola
I tempi di erogazione della dote scuola sono oggetto dell’interrogazione del Pd, illustrata da Jacopo Scandella. “Il contributo per l’acquisto di libri di testo e dotazioni tecnologiche  è un sostegno per le famiglie spendibile prima dell’inizio della scuola” spiega il Pd e affermando che  il ritardo potrebbe pregiudicarne l’utilizzo.
L’assessore all’Istruzione Valentina Aprea ha spiegato come la proroga per la presentazione delle domande sia stata chiesta dalle famiglie per problemi con la certificazione Isee in  base alle nuove norme nazionali. “Il 40% delle domande è stato presentato nel periodo di proroga”, ha evidenziato l’assessore, spiegando come l’affidabilità di Regione Lombardia consentirà agli operatori privati di anticipare i libri in attesa dell’arrivo, comunque imminente, dei voucher.
 
Utilizzo Avastin
In Lombardia sono 20 le strutture, pubbliche e private convenzionate, in grado di garantire la somministrazione del farmaco AVASTIN nella cura della degenerazione maculare senile, con  tempi di attesa non superiori ai 30 giorni. Così il Presidente Roberto Maroni, in veste di assessore alla Salute, ha riposto ai quesiti posti dall’interpellanza di Paola Macchi (M5S) in  merito alla vicenda del trattamento più economico della patologia, prima causa di cecità del mondo.
Nell’elenco fornito  figurano le aziende ospedaliere di Milano (Fatebenefratelli, Niguarda, Sacco, San Raffaele, Humanitas, e gli IRCCS), il Bolognini di Seriate, il Mellino Mellini di Chiari, gli ospedali di Cremona, Desio e Vimercate, Lecco, Lodi, Treviglio, Busto Arsizio, Brescia, il Macchi di Varese, il S. Matteo di Pavia, il S. Gerardo di Monza, il Giovanni XXII di Bergamo.

La consigliera Paola Macchi (M5S), pur dichiarandosi soddisfatta della risposta, ha invitato Regione Lombardia ad individuare un unico centro per il frazionamento in monodose del farmaco AVASTIN, al posto del più costoso LUCENTIS, il cui costo comporta notevoli risparmi alla casse pubbliche, così’ come raccomandato dal Consiglio Superiore di sanità e dall’Agenzia Italiana del Farmaco.