Riforma sociosanitaria: Commissione Sanità approva progetto di legge

La riforma avrà carattere sperimentale per la durata di cinque anni – Il PD non ha partecipato al voto

 

Milano, 1 dicembre 2015 – Via libera  a maggioranza in Commissione Sanità al progetto di legge che recepisce le osservazioni formulate sulla riforma sociosanitaria lombarda dal Ministero della Salute, contenute nella nota inviata a Regione Lombardia lo scorso 9 ottobre. Voto contrario è stato espresso dal M5Stelle, mentre gli esponenti del Partito Democratico non hanno partecipato al voto ritenendo ingiustificata la procedura d’urgenza adottata dal presidente della Commissione e relatore del provvedimento Fabio Rizzi (Lega Nord).
Non comprendiamo le ragioni hanno impedito la discussione e la presentazione di eventuali emendamenti in Commissione su questo provvedimento –ha evidenziato Carlo Borghetti (PD), contestando la procedura adottata dal Presidente Rizzi-. Così facendo non ci viene consentito di svolgere il nostro ruolo e si mortifica la Commissione, pur sapendo tutti che la legge necessita ancora di modifiche e correzioni tecniche sulle quali era necessario un approfondimento maggiore”.
Questo testo –ha replicato Fabio Rizziè già stato pienamente condiviso col Ministero che non ha eccepito alcun rilievo alle modifiche contenute nel progetto di legge. Pertanto non è opportuno modificarlo ulteriormente, vanificando così il lavoro svolto. Eventuali, ulteriori modifiche e integrazioni saranno fatte in occasione dell’approvazione della seconda parte della riforma inerente argomenti sanitari di carattere tecnico e specialistico alla quale sta lavorando un apposito gruppo di lavoro e che affronta temi come la salute mentale, il ruolo delle farmacie, i rapporti con le Università, le malattie rare, la veterinaria e i servizi necrofori”.

Nessuna accelerazione sospetta –ha sottolineato a sua volta il Vice Presidente della Commissione Angelo Capelli (NCD)- ma solo la volontà e la necessità di recepire subito le osservazioni ministeriali affinchè dal 1 gennaio del prossimo anno la riforma possa entrare in vigore in modo pienamente conforme alle prescrizioni di legge vigenti”.

Nel progetto di legge approvato oggi in Commissione viene precisato il carattere sperimentale dell’articolazione in ATS e ASST del servizio sanitario e sociosanitario regionale, prevedendo la valutazione dei risultati conseguiti, in collaborazione con il Ministero della Salute, al termine di un periodo di cinque anni e una prima verifica intermedia dopo tre anni. Vengono inoltre meglio precisate le competenze statali in materia di farmaci e la durata del rapporto di lavoro dei direttori generali e dei direttori sanitari, amministrativi e sociosanitari. Con riferimento alle maggiorazioni tariffarie a favore degli IRCCS, è stata eliminata la previsione di un’eccezione per le prestazioni rese in regime di mobilità sanitaria attiva; è stata infine eliminata anche la disposizione in base alla quale le somme riscosse a seguito dell’irrogazione di sanzioni possono essere destinate all’abbattimento delle quote di compartecipazione dei cittadini.
Il progetto di legge sarà sottoposto all’esame del Consiglio regionale nella seduta del 10 dicembre.

 

 

 

Aurelio Biassoni
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