Call Center Telecom Italia, il Consiglio regionale sostiene lavoratori

Sospendere il piano di riorganizzazione del comparto dei call center e aprire un tavolo di confronto territoriale con Regione Lombardia, istituzionali locali e parti sociali. E’ la richiesta contenuta nella risoluzione approvata oggi all’unanimità dal Consiglio regionale e rivolta ai vertici di Telecom, già incontrati in audizione in Commissione Attività produttive.

Il documento (relatore Claudio Pedrazzini, Forza Italia) è stato elaborato anche alla luce alle due audizioni di marzo con i lavoratori e i vertici dell’azienda e dell’incontro organizzato presso la divisione di Pavia. Proprio da questo territorio era arrivata la prima richiesta di attenzione al Consiglio, che poi è stata il volano per analizzare le altre situazioni lombarde.

La Risoluzione, che ora passerà al vaglio del Consiglio regionale, impegna la Giunta a chiedere a Telecom una revisione del processo riorganizzativo che coinvolge 27 lavoratori a Pavia e altri 37 tra Como, Lecco e Monza, con la chiusura delle quattro sedi (19 le divisioni interessate dalla razionalizzazione a livello nazionale). Il documento chiede inoltre l’apertura di un tavolo di confronto alla presenza di lavoratori, sindacati, sindaci e presidenti di Provincia del territorio e di utilizzare questo metodo di lavoro per tutte le future crisi aziendali seguite dalla Regione, coinvolgendo anche la proprietà.

 

La vertenza, dopo una lunga trattativa e un referendum interno (che ha bocciato una proposta alternativa) ha sancito la razionalizzazione, in prima battuta, di 19 sedi e successivamente di ulteriori 47 a far data dal 1 maggio 2015. Nell’ambito di tale accordo è previsto che i 140 lavoratori coinvolti abbiano la possibilità di scegliere il trasferimento alla sede Telecom più vicina o, in alternativa, il telelavoro presso il loro domicilio.

 

In Aula sono intervenuti il presidente della Commissione Attività produttive, Angelo Ciocca (Lega Nord), il Consigliere segretario della Commissione Attività produttive, Onorio Rosati (PD), la Consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza, Daniela Maroni (Lista Maroni), la Consigliere Iolanda Nanni (M5S) che ha però stigmatizzato il ruolo dei sindacati nella gestione della vertenza.

A favore della risoluzione si è espressa anche l’assessore Valentina Aprea.