La crisi della concessionaria d’auto legata al gruppo Mercedes
mette a rischio 130 lavoratori a Como, Varese, Lecco e Milano
Milano, 21 gennaio 2016 – La crisi di SCA, Società concessionaria autoveicoli, è approdata oggi sui banchi della Commissione Attività produttive, presieduta da Angelo Ciocca (Lega Nord).
Consiglieri, rappresentanti dell’azienda, lavoratori e parti sociali hanno cercato di definire una strategia per tutelare i 130 posti di lavoro dislocati tra Como, Varese, Lecco e Milano.
La società fino allo scorso dicembre era concessionaria Mercedes con 12 sedi in Lombardia. Venuto meno il rapporto con la multinazionale tedesca delle auto, la situazione occupazionale rischia di precipitare.
“È nostro dovere ascoltare le istanze dei lavoratori e in primo luogo si tratta di trovare le soluzioni per assicurare agli stessi un equo pagamento delle prestazioni professionali rese all’azienda, anche in un momento di grave crisi – spiega il Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza, Daniela Maroni (Lista Maroni) – Durante la mattinata i rappresentanti di SCA hanno precisato che, entro il 31 gennaio, la Società darà indicazioni in merito al futuro. Da parte mia ho ottenuto già questa mattina la disponibilità di Arifl per avviare a brevissimo un tavolo tecnico tra le parti e mi sono impegnata al fine di chiedere alla Giunta e all’Assessore Mauro Parolini la convocazione di Mercedes Italia, che oggi non ha voluto sedere ai tavoli”.
“Auspichiamo che l’Assessore Parolini senta Mercedes e la inviti a partecipare al tavolo di trattative con Regione Lombardia, Arifl, Sca e le rappresentanze dei lavoratori – aggiunge il Consigliere PD, Luca Gaffuri – Un territorio come quello di Como, per di più di confine, non può non essere considerato strategico. In ogni caso occorre dare garanzie di continuità occupazionale ai lavoratori”.
“Il quadro delineato dai sindacati è drammatico. Mercedes ha deciso di spegnere l’interruttore. E’ Mercedes – oggi assente – ad avere la regia e l’ultima parola sulla vicenda. La perdita della concessione (datata 16 dicembre) è sicuramente un fattore estremamente negativo. Sicuramente Mercedes non potrà chiamarsi fuori di fronte a precise richieste formulate da Regione Lombardia. Ci sono scadenze a breve termine dopo le quali conosceremo le reali intenzioni di Mercedes e valuteremo attraverso Consiglio e Giunta Regionale il da farsi”, conclude il Consigliere regionale Francesco Dotti (Fratelli d’Italia).
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Massimiliano Capitanio
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