Milano, 16 febbraio 2016 – Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato oggi a maggioranza (43 voti a favore, 28 contrari) la legge che apporta delle modifiche alla riforma del turismo, varata lo scorso ottobre. Di fatto sono state recepite alcune indicazioni pervenute dalla Presidenza del Consiglio dei ministri per garantire una classificazione omogenea delle strutture ricettive sul territorio nazionale coordinandosi con le altre Regioni e con il governo. Il provvedimento, inoltre, condivide l’esigenza di un coordinamento per la rilevazione dei flussi turistici sul territorio nazionale. E’ stato chiarito che la realizzazione di strutture all’interno dei parchi è consentita solo in conformità agli strumenti di pianificazione del parco e previo nulla osta dell’ente gestore. Quanto al nodo relativo ai finanziamenti alle strutture che abbiano ricavi non legati esclusivamente all’attività turistica, “si prevede che vengano scomputate dal calcolo dei ricavi le entrate relative, oltre alle attività conseguenti a calamità naturali o altri eventi determinati da disastri naturali o incidenti di particolare rilevanza o altresì in esecuzione di specifici provvedimenti coattivi anche quelle riconducibili ad esigenze di ordine e di sicurezza pubblici, specificamente per garantire l’accoglienza delle forze dell’ordine”.
Con un emendamento della relatrice Daniela Maroni (Lista Maroni) è stato reintrodotto il comma che prevedeva che “le associazioni pro loco possono organizzare escursioni e attività ricreative, culturali e turistiche esclusivamente nell'ambito del proprio territorio comunale e in quelli contigui, ad eccezione delle iniziative attuate con altre associazioni analoghe per favorire reciproci scambi, gemellaggi e collaborazioni. Al di fuori di tali casi le pro loco devono avvalersi di agenzie di viaggio e turismo autorizzate”. Sul tema delle Pro Loco e sul nodo della eventuale concorrenza sleale rispetto alle agenzie di viaggio è stato approvato un ordine del giorno del Consigliere Mauro Piazza (NCD) per invitare la Giunta a predisporre linee guida ad hoc.
Per il capogruppo della Lega Nord, Massimiliano Romeo, “non si è fatto alcun passo indietro, tant’è che le minoranze hanno votato contro”. Per Dario Violi (M5S) è stato fatto “un intervento politico con gravi danni collaterali al comparto del turismo”, e anche Lucia Castellano (Patto Civico) ha ribadito di “votare contro il senso politico di questa legge”. Il consigliere Mario Barboni (PD) ha parlato di una buona legge che contiene, però, “norme inutili e discriminatorie”, riferendosi all’articolo relativo agli albergatori che accolgono profughi. Per l’assessore allo Sviluppo economico, Mauro Parolini (Lega Nord) la legge è frutto di un accordo col Governo, è un provvedimento “nuovo e apprezzato”. “Nulla ci vieta di introdurre anche in futuro chiarimenti e modifiche, da parte nostra c’è piena disponibilità all’ascolto”, ha concluso Parolini.
All’unanimità il Consiglio regionale ha approvato la legge (relatore Pietro Foroni, Lega Nord) che abroga l’articolo 9 della legge regionale n.32 del 2015 che disciplina l’iter procedurale per quei Comuni appartenenti ad altre Circoscrizioni provinciali che vogliono presentare domanda di adesione alla Città Metropolitana di Milano. La normativa nazionale prevede che davanti alla richiesta di un’Amministrazione comunale, la Regione debba esprimere in merito solo un parere. L’articolo abrogato prevedeva invece che Regione Lombardia acquisisse anche una dettagliata documentazione relativa agli impatti sociali, economici-produttivi, infrastrutturali e culturali a sostegno della domanda. Per non incorrere in possibili impugnative per conflitto costituzionale da parte del Governo, il Consiglio regionale ha quindi deciso di abrogare tale norma.
Nel corso della seduta il Consiglio ha provveduto a nominare Luca Baccaro e Giovanni Thiella componenti del Comitato regionale per la legalità e la trasparenza dei contratti pubblici e Antonella Chiametti nel collegio dei revisori della Fondazione per la ricerca biometica.
L’Aula, infine, ha approvato una mozione urgente per richiamare la Star, colpita da una grave vertenza occupazionale, alla responsabilità sociale, anche alla luce dei numerosi ammortizzatori sociali utilizzati negli ultimi anni e dei benefici fiscali usufruiti all’epoca del trasferimento della sede da Muggiò ad Agrate. Il documento, presentato da Enrico Brambilla (PD), è stato approvato all’unanimità dopo un dibattito nel quale sono intervenuti Massimiliano Romeo (Lega Nord), Antonio Saggese (Lista Maroni), Stefano Buffagni (Movimento 5 Stelle) e l’Assessore Luca Del Gobbo.
La mozione impegna inoltre la Giunta a prendere le misure necessarie a salvaguardare la situazione produttiva ed occupazionale di una azienda che costituisce tassello importante nel settore agroalimentare lombardo.
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