L'Europa e le forme di partecipazione popolare attraverso i gemellaggi che puntano a costruire dal basso l’idea dell’Unione stessa. Di questo si è parlato stamattina a Palazzo PireIli nel seminario su “I gemellaggi per una Europa federale”, organizzato dall’AICCRE, l’Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa. Il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo , in apertura, ha ricordato che il tema Convegno è “un richiamo delle ragioni fondanti dell’Europa Unita e in questo contesto va collocato il gemellaggio: elemento di costruzione delle relazioni tra i cittadini e di crescita di una comune cultura europea”.
Il Presidente ha inoltre sottolineato alcuni numeri sul calo di fiducia degli italiani nei confronti dell’Europa Unita. Secondo un sondaggio di Eurobarometro, 47 italiani su 100 rispondono di no alla domanda se si sentono cittadini europei. Ancora: 44 su 100 si dicono totalmente pessimisti sul futuro dell’Unione e solo 17 su 100 credono che la loro voce conti qualcosa in Europa. “L’Italia da Paese entusiasta dell’Europa si è trasformata in Paese euroscettico – ha proseguito Cattaneo –. Quel che si attende dall’Europa e dagli europei è la forza di una comune linea politica e la capacità di azione. In questo senso i gemellaggi possono fare molto e rappresentano un potenziale che va sfruttato. Essi combinano legami e scambi, sensibilizzando di fatto i cittadini alla conoscenza reciproca”.
Le prime forme di gemellaggio tra Comuni nascono nel 1952 e anno dopo anno il numero delle municipalità che li hanno celebrati è andato sempre più aumentando. Oggi i Comuni gemellati in Europa sono 20 mila, 2500 sono italiani e di questi 430 sono lombardi.
Sulla necessità di aprirsi sempre più a queste forme di “diplomazia popolare” ha parlato anche il Presidente della Federazione AICCRE Lombardia Luciano Valaguzza. “Non ci basta – ha detto Vagaluzza – un’Europa che vuole le zucchine dritte ed euro tecnocratica. Oggi abbiamo bisogna di un’Europa che ci faccia sognare, che abbatti i muri e crei libertà, che riduca le differenze e crei coesione sociale. Quest’idea di Europa la si crea con il coinvolgimento dei popoli e delle loro comunità perché solo così la Ue tornerà ad essere un faro di libertà e di opportunità per tutti”.
Il Seminario è stato presieduto dal Presidente dell’AICCRE Michel Picciano.Tra i partecipanti, anche Virginio Brivio, Presidente CAL (Consiglio delle Autonomie locali della Lombardia) e sindaco di Lecco, l’europarlamentare Pierantonio Panzeri , Luca Pastorino, membro della Commissione per le politiche dell’Unione europea della Camera dei Deputati e sindaco di Bologna, Vincenzo Maria Menna ed Emilio Verrengia, rispettivamente segretario generale e segretario aggiunto AICCRE.
Per la Giunta regionale è intervenuto il Sottosegretario Ugo Parolo.
Nel corso del Seminario si è svolta la consegna del premio “Gianfranco Martini”.
Il Premio è rivolto ai Comuni gemellati che con la loro attività abbiano dato un significativo apporto di idee e di impegno a sostegno del processo di integrazione europea per un’unione sempre più stretta tra i popoli dell’Europa. I Comuni che sono stati selezionati sono 24, tra cui le municipalità lombarde di Belgioioso (Pavia), Bellagio (Como) e Corbetta (Milano). Il premio è stato assegnato ai Comuni di Cervia(Ravenna), Colletorto (Campobasso), Montecarlo (Lucca) e Villamagna (Chieti). Per la Lombardia il Comune premiato è stato quello diBellagio (Co): il riconoscimento è stato ritirato dal sindaco della cittadina comasca, Angelo Barindelli. – (mag)