Mantova, aperture straordinarie per Palazzo Podestà, Rocca Sparafucile e Torre Zuccaro

Tra i tanti eventi previsti nella città di Virgilio nell'ambito delle iniziative per “Mantova capitale italiana della cultura 2016”, spicca “Cantieri aperti”, cinque aperture straordinarie durante le quali sarà possibile visitare, con prenotazione obbligatoria e percorsi di visita guidata Palazzo del Podestà (26/06; 28/08; 25/09; 30/10 con biglietto a 3 euro), Rocca di Sparafucile (26/06; 28/08; 25/09; 30/10 con biglietto a 3 euro), Torre degli Zuccaro (26/06; 28/08; 25/09; 30/10 ad ingresso gratuito).
Il Palazzo del Podestà si affaccia con la sua parte posteriore su uno dei lati più brevi di piazza delle Erbe mentre la facciata principale domina l'attigua piazza Broletto. Costruito nel 1227, il palazzo fu sede per molto tempo del governo comunale di Mantova. l'edificio, che per volere del duca Ludovico Gonzaga fu trasformato nel ‘400 da Luca Fancelli, porta ancora i segni di due momenti creativi ben distinguibili: un primo più semplice e rozzo ed un secondo di ispirazione umanistico-rinascimentale di area toscana. Sul lato che si affaccia su piazza Broletto c'è una nicchia con la statua raffigurante Virgilio in cattedra (risalente al sec. XIII). All'angolo, le due trifore e la loggia sopra il voltone sono ciò che resta dell'Arengario.

Resto di una cintura di fortificazioni che proteggeva il borgo satellite di San Giorgio sin dal tardo Medioevo, la Rocca di Sparafucile (nella fotografia), in origine nota come “rocchetta di San Giorgio”, è stata così denominata solo dalla fine dell’Ottocento. La cinta muraria di cui la rocchetta faceva parte venne abbattuta nel 1808-10, durante un effimero governo napoleonico. All’interno del corpo centrale un’epigrafe ricorda un restauro del 1863, tre anni prima della cacciata degli Asburgo. Gli Austriaci vollero rafforzare la struttura difensiva, che perse la sua funzione militare allorché Mantova entrò, nel 1866 appunto, nel Regno d’Italia. Dopo una lunga fase di abbandono, una prima fase di restauri avvenne nel 1970 e nel 1975 fecero scoprire un tracciato della strada originale poi, dopo un'altra fase di abbandono negli anni Novanta, è nuovamente restaurata nel 2010.

La Torre degli Zuccaro è una costruzione medioevale eretta nel 1143 che si innalza vicino alla Cittadella Ducale e a piazza Sordello, lo storico angolo della città dei Gonzaga. La torre è conosciuta dalla popolazione locale, in termine dialettale, come "Tor dal Sücar", torre dello zucchero, consuetudine probabilmente originatasi dalla deformazione linguistica del nome della famiglia che ne fu proprietaria nel Cinquecento. Nome che altri storici fanno derivare anche dall'utilizzo della torre, fino al 1769, come magazzino del sale, minerale che nel dialetto locale veniva denominato sücar brüsc, zucchero di sapore aspro.