Bonifiche agricole in provincia di Bergamo: riduzione dei quantitativi autorizzati

Nessun blocco totale delle bonifiche agricole e delle estrazioni, ma una drastica riduzione dei quantitativi autorizzati. Lo ha dichiarato l’Assessore regionale all’Ambiente, Claudia Terzi, in risposta a un’interrogazione del PD (primi firmatari Agostino Alloni, Jacopo Scandella e Mario Barboni) sullo stato delle bonifiche agricole in Provincia di Bergamo.
Attualmente i progetti autorizzati dalla Provincia di Bergamo portano all’estrazione di quasi un milione di metri cubi, destinati alla realizzazione della BreBeMi. “Il fabbisogno delle opere pubbliche in provincia di Bergamo è solo in parte soddisfatto dalle estrazioni autorizzate –ha precisato l’Assessore Terzi-. Di fatto Regione Lombardia ha autorizzato solo un quarto dei quantitativi richiesti, reperendo il restante materiale (oltre un milione di metri cubi) dal mercato”. In particolare, a fronte di un fabbisogno di 6milioni e 610mila metri cubi, risultano attivate cave di prestito per un totale di 5.311.825 metri cubi.
Occorre superare l’attuale ricorso alle bonifiche agricole come escamotage per evitare i controlli e le verifiche ambientali, perché in questo modo si finisce solo con l’intaccare nuovo suolo vergine”, ha dichiarato Laura Barzaghi (PD), che si è detta solo parzialmente soddisfatta della risposta avuta.  
L’Assessore regionale Claudia Terzi ha quindi annunciato per oggi la pubblicazione del Documento di Piano: principio guida sarà il contenimento del consumo di suolo.    

In mattinata la Commissione ha ricevuto in audizione anche i rappresentanti dei Comitati aeroportuali di Azzano San Paolo, Stezzano, Levate e Colognola in merito alle problematiche ambientali relative all’aeroporto di Orio al Serio: nell’occasione erano presenti Camilla Colnago, Silvia Arzuffi, Carolina Bonacina, Emilio Mirri, Annarosa Lidani e Valentino Teocchi, che hanno puntato il dito sulla violazione della soglia massima di unità di traffico consentita. “Il decreto attuativo varato dal Ministero nel 2005, per l’aeroporto di Orio al Serio autorizzava fino al 2015 un numero massimo di volume di traffico pari a 6milioni, 174mila e 450 unità –hanno detto i rappresentanti dei comitati-. Nel 2012 e nel 2013 abbiamo assistito però a uno sforamento della soglia programmata superiore al 63%: cosa succederà nel 2015 in concomitanza con l’appuntamento di Expo 2015?”. I rappresentanti dei comitati hanno quindi lamentato come nessuno intervenga per far rispettare le normative vigenti, a discapito dei cittadini residenti nelle aree limitrofe dell’aeroporto bergamasco.
Tocca a Regione Lombardia, per quanto di sua competenza, verificare il rispetto dei decreti e delle normative europee vigenti in materia –ha detto Mario Barboni (PD)- garantendo così un corretto esercizio dell’attività aeroportuale. Il rispetto delle linee isofoniche è imprescindibile, e bisogna adoperarsi per mettere in campo al più presto opportuni accorgimenti in grado di assicurare ai cittadini che vivono vicini all’area aeroportuale una migliore qualità di vita”.
Per Dario Violi (M5Stelle) “è singolare che ci debbano essere comitati di cittadini che si adoperano per chiedere il rispetto delle leggi: questo compito spetta alle istituzioni, che dovrebbero provvedervi senza necessità di sollecitazioni particolari”.
Lara Magoni (Lista Maroni) ha auspicato infine una audizione congiunta in Commissione tra rappresentati dei comitati, delle amministrazioni comunali interessate e di SACBO, confidando che si possa trovare una soluzione condivisa.