Aler: il Consiglio regionale approva lo schema tipo dello Statuto

Con 58 voti favorevoli e 8 contrari il Consiglio regionale ha dato questa mattina via libera allo schema tipo dello Statuto per le Aziende Lombarde per l’Edilizia Residenziale (ALER).Con questo nuovo schema –ha spiegato la relatrice Donatella Martinazzoli (Lega Nord)– adeguiamo in maniera completa e uniforme gli statuti delle ALER alla legge n.17 che lo scorso 2 dicembre ha definito un rinnovato assetto di gestione. In particolare, la principale novità consiste nell’introduzione del Presidente Amministratore Unico al posto dei vecchi Consigli di Amministrazione”.
Il provvedimento approvato oggi disciplina ruoli, compiti e modalità di nomina del Presidente, del Direttore Generale, del Consiglio Territoriale e del Collegio dei Sindaci, oltre a definire la composizione del patrimonio aziendale e le fonti di finanziamento ammesse. Viene inoltre istituito l’Osservatorio per la legalità e la trasparenza composto da Presidente e Direttore Generale dell’ALER, da 5 Sindaci del territorio, da 3 Comandanti di Polizia locale, da 1 rappresentante degli inquilini e da 2 rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Viene infine istituita una apposita Consulta, luogo di confronto, proposta e raccolta delle necessità e delle segnalazioni degli inquilini.

Gli esponenti di maggioranza Massimiliano Romeo (Lega Nord), Fabio Altitonante (Forza Italia) e Luca Del Gobbo (NCD) hanno sottolineato il voto favorevole dei rispettivi gruppi, evidenziando in particolare come l’introduzione dell’Presidente Amministratore Unico consenta una forte razionalizzazione dei costi di gestione e garantisca maggiore autonomia e tempestività decisionale. Giudizio positivo è stato espresso anche da Massimo D’Avolio (Partito Democratico) che ha sottolineato con soddisfazione il maggiore coinvolgimento degli inquilini nelle scelte decisionali. Voto contrario è stato invece annunciato da Iolanda Nanni, dopo che sono stati respinti gli emendamenti del Movimento 5 Stelle tesi a introdurre maggiori strumenti di controllo sui direttori e a vietare per gli stessi direttori la possibilità di doppi incarichi.