Consiglio, sì a referendum costituzionale e consultivi su fusioni Comuni

Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato con 49 voti favorevoli la richiesta di sottoporre a referendum popolare la legge costituzionale per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero di parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel (Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro) e la revisione del Titolo V della Costituzione (relatore Stefano Bruno Galli, Lista Maroni). “Potrebbe sembrare ridondante -ha detto Stefano Bruno Galli- visto che il referendum si farà, ma è opportuno che le regioni possano dire la loro perché direttamente coinvolte”.

Il Partito Democratico non ha partecipato al voto poichè, pur dichiarandosi favorevole a richiedere come assemblea lombarda la convocazione del referendum nazionale previsto per il prossimo autunno, non condivide quanto contenuto nelle premesse del documento dove viene fatto riferimento ai rapporti tra Governo e Regioni. Non essendo stato concesso il voto “per parti separate”, i 17 consiglieri del PD non hanno preso parte alla votazione.

Il Presidente Cattaneo ha riferito all'Aula che “trasmetterà immediatamente il documento approvato a tutti i Presidenti dei Consigli regionali perchè possano proporlo alle loro Assemblee in tempo utile per la loro eventuale votazione”, in quanto le norme di revisione della Costituzione prevedono che esse siano sottoposte a referendum se richiesto da almeno cinque Consigli regionali, 500.000 cittadini o un quinto del Parlamento (atto, quest'ultimo, già avvenuto alla Camera lo scorso mese di aprile).

In fase di dichiarazione di voto, senza entrare nel merito delle considerazioni politiche a favore o contro la revisione costituzionale, sono intervenuti per sostenere la proposta di referendum il Consigliere Segretario Eugenio Casalino (M5S), Umberto Ambrosoli (Patto Civico), Massimiliano Romeo (Lega Nord), Jacopo Scandella (PD), Riccardo De Corato (FdI). Fabio Pizzul (PD) è intervenuto per richiedere la votazione per parti separate del documento, richiesta sostenuta anche da Carlo Malvezzi (Lombardia Popolare) “per alcune considerazione contenute nelle premesse che non condividiamo”.

Fusione di Castiglione delle Stiviere e Solferino (Mn)

Via libera da parte del Consiglio regionale all'indizione del referendum consultivo per la fusione dei Comuni di Castiglione delle Stiviere e Solferino, in provincia di Mantova (relatrice Anna Lisa Baroni, FI). Hanno votato a favore Partito Democratico, M5S, Lombardia Popolare, Forza Italia, Patto Civico; contro Lista Maroni, Gruppo Misto e Pietro Foroni (LN, a titolo personale). Astenuti Lega Nord e Fratelli d'Italia.

Ai circa 23.000 cittadini di Castiglione delle Stiviere e ai 2.500 di Solferino, presumibilmente in autunno, verrà chiesto se vogliono l'unificazione dei due Comuni e di scegliere che il nuovo Ente venga denominato “Solferino con Castiglione” oppure Solferino Castiglione”.

Nel corso del dibattito in Aula sono intervenuti Massimiliano Romeo (Lega Nord) che ha ribadito tra l'altro la “assoluta contrarietà” del suo gruppo alle fusioni tra Comuni “perchè rompono l'identità territoriale delle popolazioni” e che in fase di discussione dei documenti finanziari e di Bilancio chiederà “la compartecipazione dei Comuni alle spese per l'indizione di referendum consultivi”, Marco Carra (PD), Stefano Bruno Galli (Lista Maroni), Andrea Fisconaro (M5S), Carlo Malvezzi (Lombardia Popolare) e l'assessore Massimo Garavaglia.

Fusione di Comuni in provincia di Como e in provincia di Bergamo

All'unanimità il Consiglio regionale ha dato il via libera all'indizione di due referendum consultivi per la fusione di Comuni in provincia di Como e in provincia di Bergamo. Nel comasco chiedono di unirsi Ramponio Verna, Lanzo d'Intelvi e Pellio Intelvi (relatore Lino Fossati, Lista Maroni). Ai circa 3.000 cittadini dei tre Comuni, presumibilmente in autunno, verrà chiesto se vogliono essere unificati e di decidere la nuova denominazione del nuovo Ente scegliendo tra “Alta Valle Intelvi”, “Alto Piano d'Intelvi” oppure “Belvedere d'Intelvi”.

Nel bergamasco il referendum consultivo si terrà a Cerete, Fino del Monte, Onore, Rovetta e Songavazzo (relatore Carlo Malvezzi, Lombardia Popolare). Ai circa 8.000 cittadini dei cinque Comuni verrà chiesto se vogliono essere unificati e di scegliere tra queste denominazioni per il nuovo Ente: “Borghi Borlezza”, “Borghi Presolana”, “Larna”, “San Narno”, “Valborlezza” oppure “Valleggia”.