Una giornata tutta dedicata a Palazzo Pirelli, al suo significato nella storia mondiale dell'architettura verticale, alla sua funzione di simbolo dell'Italia del Dopo Guerra, emblema sobrio della borghesia illuminata del periodo, ed ora sede istituzionale, luogo della democrazia aperto alla cittadinanza. E' stato celebrato con una serie di eventi il 60° anniversario della posa della prima pietra, o meglio della prima benna, essendo l'edificio in calcestruzzo più alto al mondo, che cadeva proprio martedì 12 luglio. E attorno al Pirellone si sono stretti cittadini comuni, esperti e studiosi di architettura, gli eredi dei costruttori e dei progettisti, testimoni di quella formidabile impresa.
“Oggi, a sessant'anni dalla posa della prima pietra, festeggiamo Palazzo Pirelli, sede del Consiglio regionale della Lombardia. Lo facciamo in un luogo, l'Aula consiliare, in cui si svolge la vita democratica di questa regione e perciò la cerimonia assume un ulteriore significato, coronando anche gli auspici di Giò Ponti, secondo il quale l'architettura è sostanza della politica sociale e segno profetico per l'uomo civile. All'orgoglio, dunque, di questa storia oggi uniamo la gioia della festa per questo ‘compleanno’, che ci riguarda tutti. Tanti auguri Pirellone, casa dei lombardi”. Questo l'auspicio espresso oggi dal Presidente del Consiglio, Raffaele Cattaneo, durante la cerimonia ufficiale per il 60° anniversario della fondazione del Grattacielo. Durante l'evento, che si è tenuto al termine della seduta mattutina dell'Assemblea, sono state anche conferite le medaglie d'argento dedicate a Giò Ponti agli eredi del pool di progettisti dell'edificio. Erano presenti Salvatore Licitra, Presidente della Fondazione Giò Ponti e Paolo Rosselli, entrambi nipoti dell'architetto, Marco Nervi, Presidente della Pier Luigi Nervi Reserch and Knowledge Management Project e nipote di Pier Luigi Nervi, Carlo Valtolina, nipote dell'Ing. Giuseppe Valtolina, la signora Pupa ed Elena Dell'Orto, rispettivamente moglie e figlia dell'Ing. Egidio dell'Orto, Cristina Danusso, nipote di Arturo Danusso che seguì la progettazione statica dell'edificio, e Paola Comolli, figlia di Sante Comolli, l'ingegnere costruttore.
La serie di eventi è stata aperta da un Convegno dedicato al tema dell'edificio verticale nella storia dell'architettura e della società italiana, a cura dell'architetto Alessandro Colombo e in collaborazione con la Fondazione Triennale e Fondazione Pirelli.
Per tutta la giornata è stato attivo un desk di Poste Italiane per l'annullo filatelico dedicato.
Alle ore 20.30, all'Auditorium Gaber, un concerto al tramonto della Ex_novo orchestra (prenotazioni esaurite). In programma lo “Spirito d'Europa” di Marc Antoine Charpentier, l'“Inno alla gioia” di Ludwig van Beethoven, musiche Verdi, Mozart, Vivaldi e Rossini. Infine visita notturna al Belvedere “Jannacci” del 31° piano.