Presidente Cattaneo: “Conoscenze condivise per perfezionare il lavoro di chi fa le leggi”
Dati e risultati presentati oggi durante il seminario promosso dal Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione
Milano, 19 luglio 2016 – Più che positive le ricadute del voucher per la partecipazione alle fiere internazionali a favore delle piccole e medie imprese. Grazie allo strumento messo in campo da Regione Lombardia, sono cresciute le possibilità di esportare per le aziende lombarde, con un aumento della quota export del 20% sul fatturato totale. Sono questi alcuni dei risultati emersi oggi dal seminario “L'apertura internazionale delle imprese: quali soluzioni funzionano?”, promosso dal Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione, presieduto da Riccardo De Corato.
Le imprese di dimensione più piccola e con la minore esperienza all'estero hanno visto un aumento medio della quota dell'export sul fatturato totale dell’1,5%. Per ogni 1000 euro di contributo erogato da Regione Lombardia, il fatturato estero lombardo è aumentato di 36mila euro.
“La ricerca ha evidenziato come i benefici maggiori siano stati proprio per le micro-realtà, aprendo loro possibilità che erano prima impensabili e che saranno un seme per il lavoro futuro”, ha detto nel suo intervento conclusivo il presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo, che ha aggiunto: “Non è scontato che un Consiglio regionale, organo parlamentare, verifichi l'efficacia delle politiche deliberate: per questo giudico positivo il lavoro svolto in Lombardia, attraverso il Comitato paritetico di controllo e valutazione. Uno sforzo che oggi si è concentrato su una materia particolarmente importante come quella dell'apertura internazionale delle imprese. Grazie a questi policy paper – ha concluso Cattaneo – il Consiglio mette a disposizione conoscenze condivise che permettono di perfezionare il nostro lavoro, contribuendo con lo strumento delle missioni valutative ad approfondire e migliorare l'efficacia delle politiche pubbliche, nella logica della trasparenza e nella costruzione di un valore comune”
Il tema dell'analisi, proposto dalla Commissione “Attività produttive” e condotta da Antonio Dal Bianco di Éupolis Lombardia a da Laura Resmini dell'Università Bicocca di Milano, ha riguardato il sistema lombardo di sostegno ai processi di internazionalizzazione delle imprese e l'efficacia del voucher. I risultati hanno messo in evidenza punti di forza, ricadute positive e possibili miglioramenti delle politiche regionali a supporto dell'apertura internazionale delle imprese.
“Il tessuto economico dei nostri territori si basa su piccole e piccolissime realtà imprenditoriali che chiedono sempre più spesso di essere messe in condizione di competere con le produzioni estere. Per noi – ha dichiarato il Presidente De Corato – promuovere l'internazionalizzazione delle nostre imprese è interesse strategico: significa, infatti, sostenere l'occupazione e promuovere sviluppo economico locale in stretta connessione con le realtà territoriali. Se con il referendum del prossimo autunno verranno confermate le modifiche al Titolo V della Costituzione, il commercio con l'estero diventerà materia di competenza esclusiva dello Stato, mentre alle Regioni spetterà il compito di favorire la loro penetrazione nei circuiti internazionali. Auspico – ha concluso De Corato – che con il ricorso sempre maggiore alle missioni valutative si aprano nuove strade, migliorando le decisioni assunte dal parlamento lombardo”
“Portare le nostre imprese, anche quelle di minori dimensioni, sui mercati esteri è fondamentale – ha sottolineato Carlo Borghetti, Vice Presidente del Comitato -. Noi abbiamo grande qualità, grandi capacità, dobbiamo vincere la concorrenza dei competitor esteri. La Lombardia può fare molto: come Consiglio regionale abbiamo studiato gli strumenti a sostegno delle imprese, fornendo suggerimenti all'esecutivo regionale per migliorare queste misure. Spero che siano accolti nell'interesse delle imprese lombarde”
Aumentare le competenze dei responsabili delle varie agenzie pubbliche e private in tema di internazionalizzazione, la necessità della promozione del sistema produttivo, soprattutto del manifatturiero, e una migliore condivisione delle conoscenza sono stati i temi del dibattito tra stakeholders cui hanno partecipato, tra gli altri, Serena Costantini, delegata Confindustria Lombardia e Giorgio Barba Navaretti dell’Università degli Studi di Milano.
Anche l'Assessore regionale allo Sviluppo economico Mauro Parolini ha sottolineato la necessità di “migliorare l’accesso agli strumenti e creare piattaforme più idonee a rispondere alle esigenze degli operatori. Mettere in comune le competenze e indurre imprese, anche di filiere diverse, a partecipare sinergicamente, è un’ attività non facile, ma che va perseguita”. L’Assessore ha annunciato che a fine settembre si aprirà il nuovo bando per i voucher, che prevederà 8mila euro di contributo a fronte di una spesa di almeno 13mila euro.
DATI
Complessivamente in quattro anni l’internazionalizzazione delle PMI lombarde ha beneficiato di circa 58 milioni di euro. In media, i fondi stanziati dalla Regione rappresentano circa il 61% dei fondi complessivamente mobilitati a favore dei processi di internazionalizzazione delle imprese. Il 25% delle risorse è servito per attività di promozione.
In Lombardia le imprese che hanno partecipato alle iniziative regionali sono state 7.325. Le medie imprese rappresentano il 20% circa del campione, le piccole il 52% e le microimprese il rimanente 28%.
A livello geografico l’80% delle imprese che ha beneficiato delle misure regionali di sostegno ai processi di internazionalizzazione si concentra in 6 province: Milano (28%), seguita da Brescia (14%), Bergamo (12.5%), Monza e Brianza (10.77%), Varese (7.56%) e Como (7.12%).
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