Presidente Cattaneo a Chios con Comitato delle Regioni per verificare situazione hotspots

Il Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE), nato per rispondere alle grandi calamità naturali, sia garantito anche per compensare l'impatto economico generato dalla crisi dei rifugiati: è quanto richiesto dal Presidente del Consiglio della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, che presiede la Commissione per la Politica di coesione territoriale e bilancio (COTER) al Comitato delle Regioni.

Cattaneo, insieme al collega François Decoster, sindaco di San Omer (FR) e presidente della Commissione Cittadinanza, governance, affari istituzionali ed esteri (CIVEX), è impegnato in questi giorni nell'ambito della missione organizzata dal Comitato delle Regioni nell'isola greca di Chios, al confine con la Turchia, particolarmente colpita dal fenomeno migratorio. L'obiettivo è approfondire le sfide e le difficoltà con cui sono alle prese gli enti locali greci, acquisendo nuovi elementi sul loro lavoro quotidiano nell'ambito della crisi dei rifugiati e sulle implicazioni economiche e sociali. La missione è stata organizzata su invito del sindaco di Chios, Manolis Vournous, nell'ambito dei lavori della piattaforma dei gruppi europei di cooperazione territoriale (GECT). I delegati hanno visitato gli insediamenti di Vial (gestito da Frontex, l'agenzia europea che sovrintende alle frontiere dell'Unione europea) e Souda (gestito dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, Unhcr) e hanno incontrato rappresentanti degli enti locali, delle ONG e della Camera di commercio locale.

"Siamo qui per capire direttamente la situazione: anche la Lombardia condivide lo stesso problema legato ai profughi – ha affermato il Presidente Cattaneo, nel corso di una conferenza stampa organizzata questa mattina nel municipio di Chios -. Il fenomeno legato all'immigrazione non è temporaneo e per questo occorre trovare soluzioni stabili e permanenti. L'Unione Europea deve aiutare le autorità locali ad affrontare questo fenomeno. Abbiamo bisogno di risorse finanziarie e di strumenti anche per compensare i problemi generati dall'immigrazione. Le Regioni e i territori chiedono maggiori strumenti: per questo credo sia necessario che il Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE), nato per rispondere alle grandi calamità naturali, sia garantito anche per compensare l'impatto economico generato dalla crisi dei rifugiati".

Gli incontri e colloqui con i diversi attori coinvolti nella gestione della crisi sono serviti anche a capire in che modo regioni e città possono cooperare nel far fronte all'emergenza, utilizzando le strutture permanenti di coordinamento come i gruppi europei di cooperazione territoriale.  

La delegazione ha rinnovato l'invito del CdR alle istituzioni dell'UE e agli Stati membri ad attuare pienamente il programma di ricollocazione dell'UE e di garantire che norme semplificate consentano agli enti locali e regionali di destinare più risorse provenienti dai fondi strutturali e d'investimento dell'UE al sostegno e all'integrazione dei migranti, nonché alla cooperazione territoriale in questo settore. Ha anche insistito sulla necessità di sostenere le imprese locali che devono affrontare problemi importanti legati alla crisi (ad esempio il turismo), eventualmente estendendo il campo di applicazione di strumenti esistenti, come il Fondo di solidarietà dell'Unione europea. Il comune di Chio fa parte del GECT Anfizionia, con gli enti locali e regionali di Italia, Cipro, Francia e Palestina. Il GECT è presieduto da Dimitris Argianas.