Emergenza casa: esaminato rapporto Eupolis

Forte e progressiva diminuzione dei fondi pubblici a disposizione per il sostegno affitti e per il mutuo sulla prima casa e scarsa conoscenza delle misure di finanziamento esistenti in materia abitativa: è quanto emerge dal rapporto curato da Eupolis Lombardia discusso questo pomeriggio nella seduta congiunta tra Commissione Territorio e Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione.
Valutare l’efficacia delle politiche e il successo dell’azione pubblica, è fondamentale, soprattutto in un momento di cambiamento e di “crisi” –ha detto il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo-. Oggi questo metodo ci aiuta a capire i risultati delle politiche sulla casa portate avanti in questi anni da Regione Lombardia. Un tema fondamentale, per il suo rilievo sociale e politico, che richiama tutti alla massima attenzione, anche per cambiare e migliorare la nostra azione rendendola maggiormente adeguata a rispondere alle criticità dei nostro tempo”.
“La Regione ha il dovere di aiutare gli Enti locali nella programmazione territorial
e e di coordinare gli interventi facilitando, laddove possibile, il concorso delle realtà private –ha aggiunto la Vice Presidente del Consiglio Sara Valmaggi-. Non dobbiamo guardare solo alla congruità formale delle leggi, ma valutare anche gli effetti e l’efficacia dei provvedimenti nel medio e lungo periodo”.

L’indagine di Eupolis ha preso il via nell’ottobre del 2013 e ha considerato gli effetti di due rilevanti misure regionali per il sostegno abitativo quali il Fondo Sostegno Affitti (FSA) e il Contributo Mutuo Prima Casa (CMPC). Dai dati emerge che, per quanto riguarda il fondo sostegno affitti, dal 2006 al 2011 hanno presentato domanda circa 73mila famiglie l’anno e ne hanno beneficiato il 95% dei richiedenti (circa 65mila famiglie l’anno): le risorse statali e regionali, pari a 85 milioni di euro nel 2006, sono progressivamente diminuite fino ai 46,5 milioni di euro del 2011. Nel 2013 le risorse disponibili erano inferiori ai 13 milioni di euro. Per quanto riguarda, invece, i contributi per il mutuo prima casa, iniziativa a cui hanno aderito anche 24 istituti bancari, la dotazione annua è oscillata da una massimo di  66 milioni nel 2002 ai soli 5 milioni del 2013, passando da 4.600 domande all’anno finanziate mediamente dal 2000 al 2010, alle sole 79 del 2013.
“Terremo sicuramente conto di quanto emerso da questa indagine –ha detto il Vice Presidente della Commissione Territorio Luca Del Gobbo (NCD)- che offre spunti importanti per la nuova proposta di legge in materia abitativa che stiamo elaborando in Commissione. Con questo provvedimento cercheremo di dare risposte a 360° a tutti i problemi e le necessità che ruotano intorno al pianeta casa, dal sostegno agli affitti all’housing sociale, dall’edilizia residenziale pubblica agli aiuti alle giovani coppie”.
Occorre procedere a una revisione globale delle misure e delle politiche abitative –ha dichiarato il Presidente del Comitato Paritetico Carlo Borghetti (PD)- tenendo conto della necessità di una distribuzione più equa dei contributi sia dal punto di vista territoriale che quantitativo. Ho apprezzato il fatto che il lavoro di Eupolis ha già orientato e posto le basi per nuove scelte politiche da parte dell’assessorato regionale che, come annunciato dall’Assessore alla Casa Paola Bulbarelli, a fronte di una minore disponibilità di risorse, finalizzerà maggiormente il contributo assegnato al bisogno effettivo”.
L’Assessore alla Casa Paola Bulbarelli ha fatto presente come quest’anno Regione Lombardia abbia stanziato 39 milioni di euro per l’emergenza affitti (8 dei quali a sostegno della mobilità nel settore locazione) destinandoli a famiglie in grave situazione di disagio con indicatore Isee inferiore ai 9.500 euro. Per la prima casa e l’housing sociale, le risorse regionali disponibili per il 2014 ammontano invece a 7,3 milioni di euro e sono destinate a giovani coppie, gestanti sole, genitori soli con figlio a carico, nuclei familiari con almeno tre figli, imprese costruttrici e cooperative edilizie.
 
Durante il convegno si è tenuta anche una tavola rotonda alla quale hanno preso parte i Consiglieri regionali Laura Barzaghi (PD) e Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia), oltre al Presidente dell’Anci Roberto Scanagatti, al Presidente di ABI Lombardia Franco Ceruti e al professor Francesco Longo del Cergas Bocconi.
Abbiamo riscontrato come esista una scarsa conoscenza delle misure economiche e dei finanziamenti messi a disposizione da Regione Lombardia – ha lamentato Riccardo De Corato -. Occorre intervenire più efficacemente su questo fronte, sollecitando sia le banche erogatrici dei mutui sia i Comuni, a promuovere e diffondere meglio le informazioni sul territorio”.
“Appare chiaro come a più di dieci anni dal loro avvio queste misure trovino oggi dei limiti oggettivi nel mutato quadro socio economico in cui si trovano le famiglie e le giovani coppie – ha sottolineato Laura Barzaghi -. Occorre superare queste logiche datate e aggiornare così le normative e gli strumenti disponibili”.