Il Consiglio regionale, con 53 a favore e 13 contrari, ha deciso di non procedere nell’esame degli articoli di un progetto di legge proposto dal Movimento 5 Stelle (primo firmatario Giampietro Maccabiani) che intendeva abrogare la legge lombarda n.17 del 2004 riguardante il calendario venatorio regionale.
La legge di cui si chiedeva l’abrogazione stabilisce, tra l’altro, inizio e termine della stagione di caccia; i giorni della settimana in cui è consentita; il ruolo delle Province nella predisposizione del calendario; specie e quantità cacciabili; limiti giornalieri di caccia.
“Il nostro intento – ha detto Maccabiani nel corso del suo intervento – è quello di adeguare la normativa regionale alle sentenze della Corte Costituzionale che dispongono che il calendario venatorio vada fatto annualmente con atto amministrativo e non con una legge. Per proteggere la fauna – ha aggiunto – è necessario un atto amministrativo che stabilisce il calendario venatorio ogni anno, perché le condizioni della fauna cambiano e ci si deve adeguare alle mutate condizioni ecologiche”.
Per il relatore del provvedimento, Alessandro Sala (Lista Maroni), “Il progetto di legge avrebbe comportato un aumento dei ricorsi. Sono dunque soddisfatto che oggi l’Aula abbia votato in modo convinto il non passaggio agli esame degli articoli. L'attuale ordinamento ad oggi ha consentito di normare la caccia in maniera efficace, permettendo da un lato ai cacciatori di esercitare la propria passione venatoria e dall'altro di mettere in atto tutte le tutele verso la fauna e l’ambiente”.
Nel corso del dibattito sono intervenuti anche i consiglieri Mario Barboni (PD) e l’assessore Mauro Parolini per condividere il non passaggio all’esame degli articoli del progetto di legge e Roberto Bruni (Patto Civico) per appoggiare la proposta di abrogazione della legge avanzata da M5S.