Mettere in atto tutte le iniziative possibili per scongiurare il licenziamento dei lavoratori impiegati sui cantieri dell’Arcisate-Stabio; sollecitareRete Ferroviaria Italiana ad attivare immediatamente il Governo perché il Cipe assuma tutte le decisioni necessarie per trovare una soluzione definitiva alle problematiche relative allo smaltimento delle terre provenienti dagli scavi, e a riattivare il cantiere e a concludere l’opera nel più breve tempo possibile; convocare con la massima urgenza il primo incontro di un tavolo permanente che veda la partecipazione di tutti i soggetti interessati (Rete Ferroviaria Italiana, ICS Grandi Lavori Spa, Enti locali, Sindacati, Arpa, Ministero e Consiglieri regionali del territorio) nel quale, a partire dagli accordi già sottoscritti il 25 ottobre 2011 e il 4 maggio 2012, si individuino soluzioni condivise e finalizzate al problema dello stoccaggio e smaltimento dei materiali di scavo e degli eventuali extra costi con la definizione di tempi certi e modalità puntuali per la ripresa dei lavori e il completamento dell’opera.
E’ quanto chiede al Presidente della Giunta regionale Roberto Maroni e all’Assessore alle Infrastrutture Maurizio Del Tenno la mozioneapprovata questa sera all’unanimità in Consiglio regionale.
“Oggi non è giorno di polemiche che pur si potrebbero fare –ha dichiarato Alessandro Alfieri (PD), primo firmatario del documento-. La situazione è estremamente delicata e richiede con urgenza soluzioni condivise. E’ necessario il massimo impegno da parte di tutti per favorire la conclusione dell’opera ed evitare di far pagare ulteriori disagi alle comunità locali”.
"Un'opera che oggi è al 45% dei lavori e che fino a un anno fa era al 40%, quando era ragionevole sostenere che l'opera sarebbe stata conclusa nei tempi previsti". Il Presidente Raffaele Cattaneo ha ricordato come "ancora oggi basterebbero 400 giorni di lavori per completare l'opera che potrebbero essere ridotti i raccogliendo la disponibilità già annunciata dai sindacati a lavorare su tre turni". Cattaneo ha inoltre sottolineato le differenze tra la complessità del cantiere italiano rispetto a quello svizzero: "Da parte italiana 223 milioni di euro di costo dell'opera, contro 87 per il lato svizzero. Da una parte 1.3 milioni di metri cubi di terra contro i 160 mila svizzeri, ovvero un rapporto di un decimo. Non siamo al game over: una soluzione è possibile. Il problema si limita all'individuazione del luogo in cui recapitare le terre e rocce da scavo che contengono arsenico naturale e coprire gli eventuali extra costi: non è certo una soluzione impossibile. Anche considerando che il cantiere si è già bloccato altre volte ed è poi ripartito. Per farlo occorre riunire tutti i soggetti. Sono fiducioso che il Presidente Maroni e l'Assessore Del Tenno sapranno trovare una soluzione positiva, alla quale stanno già lavorando".
Per Luca Ferrazzi (Maroni Presidente) “bisogna fare squadra e centrare l’obiettivo, la Regione deve aiutare e sostenere gli Enti locali in questa difficile battaglia”, mentre Francesca Brianza (Lega Nord) ha sottolineato come “l’Arcisate-Stabio abbia anche una forte rilevanza dal punto di vista dell’indotto economico per il territorio, mettendo in relazione diretta tra loro le aree di confine italiane e svizzere”.
Paola Macchi (M5Stelle) ha sottolineato la differenza dei tempi di lavoro al di qua e al di là del confine, illustrando aspetti già evidenziati da un recente servizio della tv svizzera, e ha concluso chiedendosi “se dietro a tutti i problemi odierni non si nasconde forse la volontà di alzare i costi del cantiere”.
Luca Marsico (PdL) ha definito infine “importante e significativo” il testo della mozione “perchè sostiene l’azione di Regione Lombardia ed esprime vicinanza ai problemi del territorio e dei lavoratori”, annunciando il voto favorevole convinto del gruppo Pdl.
Al termine della discussione è intervenuto anche l’Assessore regionale alle Infrastrutture Maurizio Del Tenno, assicurando il massimo impegno del suo assessorato.
- 18 Settembre, 2013
- 12:00 am
- Categorie: Lombardia Quotidiano