Milano, 5 giugno 2013 – La prossima settimana la Giunta regionale decreterà lo stato di crisi per l’agricoltura lombarda e chiederà al Governo lo stato di calamità.
Lo ha annunciato oggi pomeriggio l’assessore regionale Gianni Fava (Lega Nord) nel corso di un’audizione in Commissione Agricoltura presieduta da Alessandro Fermi (PdL) nel corso della quale, alla presenza anche degli operatori del settore (Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Copagri, Flima e Unione province lombarde), si è fatto il punto della situazione alla luce di una situazione climatica caratterizzata da eccezionali precipitazioni che hanno provocato danni alle culture senza precedenti.
I dati forniti in Commissione sono emblematici: nel periodo marzo, aprile, maggio la pioggia caduta è stata pari a quella che solitamente si registra in un anno. Il risultato è che tutti i settori agricoli sono stati gravemente colpiti, con preoccupanti cali di produzione –40% per il mais, – 50% per il biologico, 44% in meno nella vitivinicoltura, tanto per citarne alcuni.
L’Assessore Fava ha annunciato che per venire incontro alle necessità del comparto Regione Lombardia anticiperà anche quest’anno la Pac, portandola dal 50 al 70% per tutti ed elevando la quota al 90% per quelle aziende agricole colpite dal terremoto.
Nel corso dell’audizione è emersa inoltre la necessità di supportare i settori colpiti facendo slittare i contributi per la manodopera, spalmandoli sui prossimi anni, e sul pagamento di mutui e tributi vari. Su questa questione Fava ha detto che “Regione Lombardia si è mossa evidenziando al Ministero la necessità di intervenire anche su questi aspetti”.