Costi della politica: il Consiglio risparmierà in un anno 14 milioni di euro

Il Consiglio regionale ha dato oggi il via libera con 66 voti a favore e 9 contrari (il Movimento 5 Stelle), alla legge per il taglio dei costi della politica che prevede una riduzione del trattamento economico dei consiglieri regionali e una sanzione per le assenze ingiustificate dai lavori di Commissione o di Consiglio di 280 euro.

Con la nuova legge i costi della politica scenderanno da 29 milioni a 14,5 milioni di euro annui, con un risparmio quindi di circa 14 milioni di euro in un anno e di circa 70 milioni per l’intera legislatura. In dettaglio, la retribuzione dei consiglieri regionali è decurtata di circa 5 mila euro netti mensili, le spese per il personale sono diminuite di circa il 60% e le spese di funzionamento dei gruppi consiliari ridotte di circa l'85%, passando da 3,7 milioni a 500.000 euro. Per quanto riguarda il personale dei gruppi, il risparmio è del 55%: da 9 milioni si scende a 4 milioni.

Il trattamento economico dei consiglieri regionali, prevede la legge, non potrà superare la somma stabilita dalla Conferenza Stato-Regioni come misura massima per tutte le regioni, senza distinzioni in riferimento a grandezza e popolazione delle stesse.
In pratica, il compenso massimo mensile per consigliere passerà dagli attuali 16.800 euro lordi (circa) a 10.500 euro lordi circa, comprensivi dell'indennità di funzione (6.300 euro lordi) e di rimborsi forfettari fino a 4.200 euro.
Oltre agli stipendi, all’abolizione dei vitalizi e dell'indennità di fine mandato per un risparmio di 6,5 milioni di euro, la legge prevede che i dati patrimoniali dei consiglieri lombardi siano pubblici. Per i gruppi consiliari è previsto anche l'obbligo di trasparenza mediante un rendiconto d'esercizio annuale che sarà trasmesso alla presidente della Giunta e del Consiglio regionale e che successivamente dovrà essere approvato dalla Corte dei Conti.

Obiettivo raggiunto – afferma il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Raffaele Cattaneo – “In poco più di due mesi abbiamo approvato una legge che dimezza le spese, così come avevamo annunciato nella prima seduta d’Aula di questa Legislatura. È un provvedimento importante, che abbiamo varato in un momento difficile per il nostro Paese in cui è necessario che anche la politica dia un segno di sobrietà e di attenzione. Abbiamo chiuso il capitolo dei costi, ora apriamo quello dei risultati”.

"Oggi – ha dichiarato in Aula Stefano Bruno Galli, a capo del gruppo consiliare "Lista Maroni" e primo firmatario della prima proposta di legge – diamo una dimostrazione concreta, non ideologica, né demagogica, di quelle che sono le virtù civiche della nostra regione, conseguendo uno dei primi e più rilevanti obiettivi della legislatura".