Quasi tutti gli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) regionali, aree del territorio su cui sono organizzati i servizi pubblici integrati come quello idrico, alla data del 31 marzo 2016 hanno provveduto ad aggiornare la loro pianificazione. La rilevazione digitalizzata delle reti idriche è presente nel 44% dei Comuni lombardi per quanto riguarda le fognature e nel 43% dei Comuni per quanto riguarda gli acquedotti. Quasi tutti hanno già individuato chi sarà il gestore unico del programma che nella maggior parte dei casi è l'ente pubblico stesso (86, al momento, risultano essere le società di gestione negli ATO lombardi mentre 371 sono i Comuni che ancora utilizzano la gestione in economia).
Un accordo di programma prevede 690 milioni di euro di investimenti per circa 800 interventi di messa a norma, di cui l'82% sono stati conclusi. Dell'intera cifra solo il 14% sono contributi regionali. Nel campo della depurazione delle acque in Lombardia sono attivi 800 depuratori (molti dei quali obsoleti e che negli ultimi due anni hanno portato all'avvio di procedure d'infrazione da parte della Commissione europea per oltre un centinaio di essi).
Per quanto riguarda le tariffe applicate all'utenza civile si passa dagli 0,39 euro al metro cubo in provincia di Monza e Brianza a 1,68 euro nell'Alto mantovano.
Questi dati sono contenuti nella “Relazione sullo stato di attuazione della legge regionale 21/10” riferita al servizio idrico integrato illustrata da Laura Barzaghi (PD) di cui la Commissione Ambiente ha preso atto nel corso della seduta del 15 settembre.
"E' necessario reperire risorse aggiuntive a quelle esistenti – ha detto la Barzaghi –. E la modalità più semplice è fare in modo che Finlombarda faccia garanzie per gli Ato con l’obiettivo di accedere ai mutui della Banca europea, per favorire l’incremento dei finanziamenti e per coprire le carenza infrastrutturali ancora esistenti. Bisogna completare il livello di integrazione, facendo in modo che tutte queste gestioni miste si ricompattino attorno al gestore unico; aggiornare le pianificazioni d’ambito; dire quali sono gli investimenti da fare; programmare e realizzare gli interventi, soprattutto per quegli agglomerati che sono sotto osservazione da parte dell’Europa; trovare finanziamenti adeguati e poi procedere”.
- 15 Settembre, 2016
- 12:00 am
- Categorie: Lombardia Quotidiano
Servizio idrico integrato, relazione su attuazione legge
