A Palazzo Pirelli il convegno organizzato dalla Commissione Sanità
Il Presidente Rolfi: “Medici di base e pediatri svolgano un ruolo pro-attivo
nella sensibilizzazione e nel fornire alle famiglie informazioni scientifiche”
Milano, 3 ottobre 2016 – “Le vaccinazioni hanno una ricaduta sociale vastissima. Quando si procede a una vaccinazione infatti non ci si limita ad agire su un bambino e la sua famiglia ma si attiva un processo dal punto di vista preventivo che tocca tutta la comunità. Ecco perché oggi è importante che su un tema così delicato ci sia confronto e soprattutto un’ informazione seria e responsabile”. Così il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo ha aperto stamattina a Palazzo Pirelli il convegno su “Vaccinazioni in Lombardia, tra scienza e fantascienza” organizzato dalla Commissione Sanità del Consiglio regionale e che vede la presenza anche di numerosissimi rappresentanti del mondo della sanità e della ricerca. Il calo delle vaccinazioni in Italia ha assunto una dimensione degna di attenzione: secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute, le coperture vaccinali per malattie come poliomielite, tetano, difterite ed epatite B oggi sono al di sotto del 95% (la soglia di sicurezza) e la copertura scende sotto la soglia dell’86% per morbillo, parotite e rosolia. “Oggi – ha detto Cattaneo – in Lombardia si fanno 3 milioni di vaccini all’anno e 2 milioni e 800 mila di questi riguardano bambini e adolescenti. Si tratta di uno sforzo del sistema sanitario regionale importante, che si aggira sui 55 milioni all’anno. Il calo avuto negli ultimi anni delle vaccinazioni ci deve però fare riflettere – ha proseguito Cattaneo – La scelta di fare o non fare un vaccino non riguarda solo la sfera della libertà di scelta, e dunque la singola persona, ma coinvolge tutta la comunità per gli effetti sulla prevenzione sulle epidemie che, va ricordato, grazie ai vaccini sono quasi scomparse”.
Fabio Rolfi (Lega Nord), Presidente della Commissione Sanità, ha spiegato le ragioni che stanno alla base dell’organizzazione di questo convegno. “Questo tema ha scatenato un ampio dibattito e ci tocca tutti da vicino. La Commissione Sanità ha voluto questo confronto per cercare di portare un po’ di chiarezza sull’argomento, mettendo sul tavolo anche orientamenti differenti. La Lombardia sta per mettere a punto la terza parte della Riforma sanitaria, dove si concentreranno anche le tematiche riguardanti prevenzione e vaccinazione. La parola deve essere data alla scienza: è però giunto il momento che medici di base e pediatri svolgano un ruolo pro-attivo nel fornire le corrette informazioni alle famiglie, prevedendo per loro anche degli incentivi. In Italia i vaccini sono sicuri e testati, le teorie anti-vaccinali non hanno fondamenti scientifici: il costo nel nostro Paese è di meno di 4 euro pro-capite, quindi non si tratta nemmeno di un grandissimo business”.
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