Milano, 4 ottobre 2016 – Di seguito la sintesi degli argomenti delle mozioni discusse oggi in Consiglio regionale.
Genocidio minoranze religiose
Il riconoscimento della qualifica di “genocidio” agli atti perpetrati dall’Isis nei confronti delle minoranze religiose. E’ stata approvata all’unanimità la mozione proposta dalla Lega Nord, illustrata da Silvana Saita Santisi, che chiede alla Giunta di intervenire a tal fine presso Governo e Parlamento. Il documento chiede anche di fare pressing per accelerare e facilitare azioni di giustizia penale internazionale e di istituire un Tavolo di consultazione permanente per sostenere le minoranze colpite. Il documento ricorda la Risoluzione già adottata dal Parlamento europeo e analoghi documenti approvati dalla Camera dei deputati degli Stati Uniti e dalla Camera dei Comuni del Regno Unito.
Incidente Eureco a Paderno Dugnano (MI)
Fornire un percorso di ricollocamento ai lavoratori coinvolti nell’incidente dell’impianto Eureco del 2010 e ancora senza lavoro. A chiederlo è stata la mozione del Movimento Cinque Stelle (primo firmatario Silvana Carcano) che è stata approvata all’unanimità dopo essere stata modificata in alcune parti. Il 4 novembre 2010 l’impianto era esploso uccidendo 4 operai e ferendone diversi, ad oggi ancora senza un’occupazione a causa del difficile percorso di reinserimento dovuto alle gravi ustioni riportate. Il documento invita la Giunta regionale a sollecitare la Città Metropolitana di Milano a concordare con Comune di Paderno Dugnano, Arpa, ATS, Direzione Provinciale del lavoro, Vigili del Fuoco, Carabinieri, Guardia di Finanza e sindacati, ulteriori controlli sull’attività della società Tecnologia&Ambiente (che è subentrata all’Eureco), in relazione allo stoccaggio e al trattamento dei rifiuti, alle emissioni in atmosfera e all’applicazione delle norme di sicurezza.
Ecosistema Ticino
Salvare l’ecosistema del Fiume Ticino che continua a registrare un deficit idrometrico (a causa delle scarse precipitazioni e del basso livello delle acque) che procura danni ambientali e industriali. Sono almeno settemila le aziende che usufruiscono delle acque del fiume per il loro sostentamento. Lo chiede la mozione (primo firmatario Luca Marsico, Forza Italia, Presidente della Commissione Ambiente) che il Consiglio ha approvato all’unanimità. La mozione bipartisan, in particolare, invita la Giunta a rivedere l’accordo del 1940 con la Svizzera sulla regolazione del livello del Lago Maggiore, che alimenta le acque del Ticino. Il testo invita a coinvolgere in questo processo oltre agli attori locali, la Confederazione Svizzera e il Ministero dell’Ambiente. L’accordo fissa il livello delle acque del lago a un massimo di 150 centimetri sopra lo zero idrometrico nel periodo invernale e a 1 metro nel periodo estivo. Valore questo innalzato a 150 cm nel 2010 dopo l’allora forte periodo di siccità e nel 2014 abbassato a 125 cm, livello, però, insufficiente a far defluire il minimo vitale di acqua al fiume. Durante la discussione è intervenuta anche l’assessore all’Ambiente Claudia Terzi che ha sottolineato come già lo scorso febbraio la Giunta abbia scritto al Ministero competente, senza avere risposta, per segnalare la necessità di avviare un confronto con la Svizzera per valutare l’innalzamento sperimentale del livello delle acque. Tra i fiumi più puliti della Lombardia, fondamentale fonte di energia elettrica, il Ticino è il secondo fiume italiano (248 km.) col più alto tasso di biodiversità tanto da rientrare nel Patrimonio Unesco. Il livello basso delle acque, a causa anche delle condizioni climatiche, mette a rischio oltre che il sistema produttivo, anche il suo ecosistema. I rami laterali del fiume, già scomparsi, hanno per esempio già causato la morte di diversi pesci mangiati dagli aironi e dai cormorani. Nel dibattito hanno espresso il loro appoggio alla mozione Laura Barzaghi (PD), Carolina Toia (Lista Maroni), Silvia Fossati (Patto Civico) e Giampietro Maccabiani (M5S).
“Fermare guerra e violenza in Siria”
Più diplomazia e mediazione per fermare la spirale di guerra e violenza in Siria e in particolare ad Aleppo, città assediata dove i più colpiti sono i civili a cominciare dai bambini, e sostegno a iniziative concrete portate avanti dalle realtà lombarde che operano in questa terra. L’SOS arriva dal Consiglio regionale che ha approvato all’unanimità una mozione urgente firmata da tutti i capigruppo, e con primo firmatario il Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo, con la quale si condanna anche con fermezza “la spirale di violenza e terrore” e che auspica “un intervento internazionale per difendere e tutelare Aleppo, oramai sempre più paragonabile a una Sarajevo del XXI secolo”. Il documento definisce la città siriana di Aleppo “città martire, nella quale i cittadini e i civili sono le prime vittime inermi”. “Il Consiglio regionale ha attivato ormai un canale di dialogo e di intervento con questa terra colpita e martoriata: la Lombardia è vicina al popolo siriano e a coloro che, uomini e donne di buona volontà, operano in questo settore. Il nostro obiettivo è sostenere le iniziative delle Associazioni e ong lombarde presenti nel territorio siriano per garantire la massima disponibilità a fornire servizi e aiuti umanitari e assicurando il sostegno necessario ai richiedenti asilo che fuggono dal conflitto”, ha affermato il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo.
La mozione – che richiama il cofinanziamento di 300 mila euro assegnato dal Consiglio regionale a Padre Ibrahim Alsabagh, parroco di Aleppo, per un progetto presentato dall’associazione “Pro Terra Sancta” nell’ambito di un obiettivo di cooperazione internazionale – impegna il Presidente della Giunta e del Consiglio regionale ad azioni presso le istituzioni internazionali, in particolare l’Onu. Tra gli obiettivi: togliere embargo e sanzioni alla Siria per favorire l’aiuto e il soccorso ai civili e favorire così il lavoro di soccorso delle associazioni umanitarie e delle ONG cooperanti; fermare il traffico di armi; sostenere l’azione delle associazioni e ONG lombarde che stanno operando in Siria, assicurando al tempo stesso il sostegno necessario ai richiedenti asilo che fuggono dal conflitto. Secondo gli ultimi dati, in Siria i morti causati dal conflitto – dati inizio 2016 – sono 470 mila. Si stima che l’11,5% della popolazione sia stata uccisa o ferita e che il 45% della popolazione abbia perso la casa. Gli sfollati sono circa 6,5 milioni. Secondo l’Unicef ad Aleppo solo nell’ultima settimana sono stati uccisi 96 bambini. Ad Aleppo ovest il 90% delle persone vive sotto la soglia di povertà.
Consultori familiari in Provincia di Bergamo
Nei limiti delle disponibilità di Bilancio, prevedere anche per il prossimo esercizio a partire dal 1 gennaio 2017 il proseguimento dell’attività dei Consultori familiari privati accreditati ancora senza contratto nella provincia di Bergamo. Lo chiede la mozione presentata da Angelo Capelli (Lombardia Popolare) che impegna in tal senso la Giunta regionale, auspicando che il servizio garantito sul territorio dai Centri Famiglia possa proseguire. “Questi centri –ha sottolineato Capelli- sono uno strumento efficace per affrontare i nuovi bisogni delle famiglie, a fronte di un impegno e di un investimento economico non particolarmente ingente, soprattutto se si considera anche la valenza preventiva della loro attività”. Nel 2011 e nel 2012 in provincia di Bergamo erano stati accreditati 6 nuovi Consultori familiari privati (ad oggi ancora senza contratto, per un costo complessivo che in tre anni e mezzo (dal 1 giugno 2012 al 31 dicembre 2016) è stato quantificato in 2 milioni e 750mila euro. Tali consultori, come evidenziato anche negli interventi di Lara Magoni (Lista Maroni) e Silvana Santisi Saita (Lega Nord), restano un presidio fondamentale per il territorio, che soffre della carenza di consultori pubblici e può disporre oggi di una copertura pari a un Consultorio ogni 47mila abitanti. Non hanno partecipato al voto Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, che negli interventi della Vice Presidente del Consiglio Sara Valmaggi e di Paola Macchi hanno evidenziato la necessità da parte della Regione di una analisi e di un ragionamento complessivo più approfondito sui Consultori familiari che investisse l’intero territorio regionale nel suo complesso, soprattutto a fronte della mancanza di consultori pubblici adeguati e sufficienti. Roberto Bruni (Patto Civico), pur condividendo la preoccupazione espressa dalla Valmaggi, ha annunciato comunque il voto favorevole del suo gruppo.
Veicoli Diesel Euro3, inquinamento atmosferico, edilizia scolastica e provvedimento Cicardi
Il Consiglio ha respinto due mozioni in tema ambientale: il documento del Patto Civico che voleva impegnare la Giunta a limitare la circolazione dei veicoli Diesel Euro 3 o adottare provvedimenti di pari efficacia, e il documento del PD, focalizzato sull’emergenza aria e sulle azioni di contrasto all’inquinamento atmosferico. E’ stata invece rinviata all’attenzione della Commissione Sanità la mozione del Partito Democratico che chiedeva di revocare il provvedimento emanato dal direttore generale della ASST Fatebenefratelli Sacco inerente il professor Marco Cicardi. All’attenzione della Commissione Cultura sarà infine posta la mozione del Movimento 5 Stelle che chiede al Governo più risorse per l’edilizia scolastica, dopo il crollo di una parte dell’intonaco del soffitto di una scuola di Rho.
La sintesi della trattazione delle interrogazioni e delle interpellanze è pubblicata su www.lombardiaquotidiano.com
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