No alla chiusura dello stabilimento Carapelli di Inveruno (Mi)

No alla chiusura dello stabilimento Carapelli di Inveruno (Mi).  Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione sottoscritta da tutti i capigruppo con la quale “boccia” la decisione della multinazionale spagnola Deoleo (proprietaria anche dei marchi Sasso  e Bertolli) di iniziare la dismissione dell’unità produttiva di Inveruno (MI) e il conseguente taglio annunciato di 98 posti di lavoro su 136. Il documento, che recepiva le indicazioni contenute da due precedenti mozioni a firma del Vice Presidente Fabrizio Cecchetti (Lega Nord) e del presidente del PD, Enrico Brambilla, evidenzia la necessità di tutelare l’occupazione nell’area dell’Alto Milanese, già fortemente provata dalla crisi di questi anni e impegna la Giunta regionale a “concrete iniziative urgenti” per tutelare l’occupazione e ad attivarsi per avviare “un tavolo di lavoro con l’azienda, le istituzioni locali e le rappresentanze sindacali a garanzia e tutela della produzione e dei lavoratori, anche al fine di ottenere un loro reinserimento lavorativo”. La mozione evidenzia che l’annunciata chiusura dello stabilimento di Inveruno  rischia di “cancellare una storia secolare presente nello stabilimento e iniziata con il marchio Belloli nel lontano 1909”.  I rappresentanti dei lavoratori della Carapelli verranno ascoltati dalla commissione Attività produttive giovedì 10 novembre. In Aula sono intervenuti anche i consiglieri Mario Mantovani (FI), Carolina Toia (Lista Maroni), Daniela Mainini (Patto Civico), Iolanda Nanni (M5S), il Vice Presidente Fabrizio Cecchetti che ha ricordato la convocazione urgente in Commissione e la coralità della mozione come gesto di sostegno e solidarietà per una “battaglia doverosa e di principio”. Appoggio al documento e ai lavoratori è stato manifestato anche dall’assessore Luca Del Gobbo.

Pur avendo competenze ristrette – commenta Cecchetti – stiamo battendo tutte le strade che abbiamo a disposizione per tenere alta l’attenzione e pressare l’azienda al fine di mantenere lo stabilimento di Inveruno e salvaguardare i posti di lavoro. La mozione di oggi impegna inoltre la Giunta a monitorare la procedura sindacale aperta dal Ministero e a spronare le istituzioni dello stato a muoversi per difendere i lavoratori”.