Alptransit: Galleria Monte Ceneri pronta per 2020, nessun problema sul versante italiano

La galleria Monte Ceneri sarà completata entro il 2020, nel rispetto delle previsioni: nessun problema o ritardo negli adempimenti programmati per quanto concerne il versante italiano.
Entro dicembre 2017 sarà operativa anche la Arcisate Stabio. Lo hanno confermato questa mattina le autorità svizzere del Canton Ticino durante l'incontro sui collegamenti infrastrutturali transfrontalieri che si è tenuto a Bellinzona tra una delegazione di Regione Lombardia guidata dai Presidenti Maroni e Cattaneo e i vertici federali dei trasporti elvetici.

"E' stato un incontro importante per tracciare un bilancio rispetto ai lavori infrastrutturali legati al trasporto su ferro che coinvolgono Lombardia e Canton Ticino. I vertici delle ferrovie svizzere e i rappresentanti dei trasporti non hanno evidenziato nessuna preoccupazione per parte loro sul grande investimento in atto sul versante italiano. Il mio auspicio e' che la collaborazione imprescindibile tra Lombardia e Canton Ticino prosegua nella direzione del dialogo", ha detto il Presidente del Consiglio regionale lombardo Raffaele Cattaneo.

Agli incontri hanno preso parte, oltre al Presidente Cattaneo, il Presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, il Presidente della Commissione speciale per i Rapporti tra Lombardia, Confederazione Elvetica e Province autonome Antonello Formenti, l'Assessore regionale Francesca Brianza, il Consigliere Segretario Daniela Maroni e i Consiglieri componenti della Commissione speciale Francesco Dotti, Luca Gaffuri, Silvia Fossati e Paola Macchi.
Molti gli appuntamenti in agenda nel corso della giornata, da questa mattina. Presso il Palazzo delle Orsoline di Bellinzona si è tenuto l’incontro con i rappresentanti dell’Ufficio Federale dei Trasporti e con le Ferrovie Federali Svizzere FFS. L'Ufficio Federale dei Trasporti ha il compito di pianificare e attuare la politica svizzera nell'ambito dei trasporti pubblici, gestendo ogni anno oltre 442 milioni di  viaggiatori e quasi 51 milioni di tonnellate di merci su una rete ferroviaria lunga 3172 chilometri.
A questo primo incontro ha fatto seguito, sempre presso il Palazzo delle Orsoline, l’appuntamento con il Governo del Canton Ticino sulle questioni legate alla mobilità e alle infrastrutture e quindi la visita guidata alla Centrale d’esercizio Sud di Pollegio, dove ogni giorno vengono coordinati 8150 treni con viaggiatori e 1850 treni merci. Quest'anno le oltre 100 sedi regionali della gestione del traffico sono state riunite in quattro centrali d'esercizio: Olten, Zurigo aeroporto, Losanna e Pollegio.

La delegazione regionale lombarda si e' quindi trasferita alla stazione ferroviaria di Biasca, da dove, con il treno speciale Gottardino, ha percorso il nuovo tunnel del San Gottardo per raggiungere il Cantone Uri. “Il completamento del traforo del Gottardo e' certamente un traguardo importante per favorire il collegamento tra i territori a nord e sud d'Europa. Ringraziamo i vertici istituzionali e ferroviari ticinesi per averci consentito una verifica della funzionalità di questa infrastruttura prima della sua entrata in esercizio", ha ribadito il Presidente Cattaneo.
Con i suoi 57,1 chilometri di lunghezza la galleria del San Gottardo e' il tunnel ferroviario più lungo del mondo e, a partire dal prossimo 11 dicembre, entrerà ufficialmente in servizio: ogni giorno vi potranno transitare fino a 250 treni merci e 65 treni viaggiatori. Durante il percorso, la delegazione di Consiglio e Giunta regionale ha fatto una sosta intermedia alla postazione multifunzionale di Sedrun, nel cuore del massiccio montuoso, a più di 800 metri di profondità sotto la montagna, dove si è tenuta una breve visita alla mostra multimediale dedicata alla realizzazione del tunnel.

Come la Lombardia, anche la Svizzera persegue una politica dei trasporti sostenibile, incentrata sul trasferimento del maggior volume di traffico dalla strada alla rotaia. I cittadini svizzeri hanno confermato ripetutamente questo indirizzo politico nell'ambito di diverse votazioni popolari come quella del 1994, che ha stabilito come il traffico pesante attraverso la Svizzera debba circolare sempre più su rotaia. Ne consegue che entro il 2018 il numero di autocarri in transito sulle Alpi, attualmente di poco superiore al milione all'anno, dovrà scendere sotto le 650mila unità.
Per potenziare la capacità ferroviaria e rendere più rapido ed efficiente il traffico merci, la Svizzera sta dunque realizzando Alptransit, progetto che comprende le tre gallerie Lotschberg (34,6 chilometri, in funzione dal 2007), San Gottardo (57,1 chilometri, in funzione, appunto, dal prossimo 11 dicembre) e Monte Ceneri (15,4 chilometri, in funzione dal 2020).
Il costo complessivo di Alptransit ammonta a circa 22 miliardi e mezzo di euro. La Svizzera ha inoltre già investito altri 42miliardi e 300 milioni di euro nei grossi ampliamenti previsti da Ferrovia 2000, nello sviluppo dell'infrastruttura ferroviaria SIF che comprende130 progetti, nel raccordo diretto con la rete ferroviaria europea ad alta velocità e lungo l'asse Rotterdam-Anversa-Genova, oltre che nel risanamento fonico delle tratte esistenti. 
Negli ultimi cinque anni il numero di autocarri sugli assi di transito e' diminuito quasi del 30%, con benefici conseguenti significativi anche per il traffico viaggiatori che presenta tempi di percorrenza inferiori: senza le misure adottate, si stima che sulle strade svizzere circolerebbero oggi 700mila autocarri in più all'anno.

In serata, presso la “Casa della Musica Popolare” di Altdorf, l’ultimo incontro istituzionale della giornata tra la delegazione regionale lombarda e il Governo del Cantone Uri, che sarà introdotto nell'occasione dal Consigliere di Stato Dimitri Moretti.