Il Consiglio vota le nuove norme su ineleggibilità e incompatibilità dei Consiglieri

Il Consiglio regionale ha approvato, con 58 voti favorevoli, 9 contrari e 1 astenuto (Mario Mantovani, Forza Italia), la nuova normativa regionale sulle cause di ineleggibilità e incompatibilità dei consiglieri regionali. Il provvedimento, relatore Carlo Malvezzi (Lombardia Popolare), Presidente della Commissione Affari Istituzionali, prende in considerazione cariche e funzioni non specificate nella normativa statale e allarga la casistica. Tra i casi di ineleggibilità a Consigliere e a Presidente della Regione vengono fatti rientrare i direttori generali (amministrativi e sanitari) del sistema sanitario e degli Istituti di Ricovero e Cura a carattere scientifico (IRCCS). Ineleggibili anche i componenti del C.d.A. e i direttori scientifici degli IRCCS e i componenti degli organi di gestione delle società controllate o partecipate dalla Regione, delle Agenzie regionali, del Collegio dei Revisori, oltre che il Difensore regionale e il Garante per l’Infanzia. Ineleggibili anche prefetti, magistrati e giudici della Corte Costituzionale, gli ecclesiastici.

La legge – ha sottolineato il relatore Malvezzi – è un atto di chiarezza e trasparenza, individua precisamente le fattispecie e le cause per le quali non vi possono essere contestualità al fine di eliminare tutte quelle cause che possono generare conflitti di interesse o difficoltà nel funzionamento dell'Ente”. Il voto contrario del M5S è stato motivato da Eugenio Casalino: “E’ comunque positivo che la Lombardia si sia data un testo, ma è mancato un approfondimento tecnico-politico maggiore”.

Il Consiglio ha anche approvato un ordine del giorno, proposto da Claudio Pedrazzini (FI), con cui ci si impegna ad “analizzare  e discutere, in fase di revisione della legge elettorale regionale, l’incompatibilità tra consigliere regionale e assessore